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FINE EMBARGO

PSA, la Sardegna consegna un nuovo report a Bruxelles

PSA, la Sardegna consegna un nuovo report a Bruxelles
Andrea Costa e le istituzioni dell'isola hanno presentato oggi il secondo report. La Regione ha rafforzato la sorveglianza coinvolgendo la Forestale e dei Servizi Veterinari.
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Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa esprime soddisfazione per il vertice che si è tenuto questa mattina a Bruxelles tra le istituzioni regionali della Sardegna e il Direttore dei servizi veterinari dell'UE Bernard Van Goethem. Sulla propria pagina facebook Costa scrive: "Avevamo preso un impegno con la comunità sarda e lo stiamo portando a termine secondo i tempi prefissati. La fine dell’embargo delle carni suine sarde è vicina."

Oggi a Bruxelles, è stato infatti presentato il secondo report per aggiornare la Commissione europea e il Ministero sui progressi nell’attuazione delle misure definite dalla road map. L'obiettivo del piano è la revisione delle restrizioni alle esportazioni dei capi suini e dei prodotti suinicoli dall'isola. 

Come ha dichiarato l'assessore Nieddu, presente alla riunione di oggi sulla PSA, il report fotografa la situazione del contagi ad agosto rilevando che "attualmente in Sardegna non sono presenti focolai attivi e i controlli proseguono con il massimo impegno". Il 15 dicembre, è fissato il termine per la raccolta dei dati. In quella data la Commissione UE deciderà l’eventuale rimozione dei divieti imposti sul comparto suinicolo dell'isola. 

La road map -
Gli impegni che la regione Sardegna si sta assumendo per rispettare la road map europea riguardano in particolare cinque punti. 
La regione sta lavorando all’implementazione dei sistemi per la registrazione dei maiali d’allevamento, con particolare riferimento ai nuovi nati. Il lavoro si concentra inoltre sul fronte del monitoraggio del brado, infatti la Regione è intervenuta rafforzando la sorveglianza del territorio grazie anche al coinvolgimento della Forestale e dei servizi veterinari.
Il terzo impegno assunto dalla regione riguarda il compimento di indagini epidemiologiche a seguito di focolaio e l’adozione di un sistema che oggi è in grado di assicurare una maggiore efficacia d’azione e l’immediata disponibilità dei dati a tutti i soggetti coinvolti (assessorato della Sanità, Asl, Izs, Ministero della Salute e Commissione europea).
Si sta inoltre lavorando per intensificare la sorveglianza passiva sul suino domestico. Nello specifico la Regione ha infatti potenziato la sorveglianza estendendo le indagini a tutto il territorio regionale e quindi non più limitatamente alla ‘zona rossa’ del cinghiale infetto.

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