Sostituire la profilazione genetica obbligatoria con una tassa sui cani? Gli introiti su residenti e turisti finanzierebbero i controlli sulle deiezioni e l'igiene urbana.
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Torna in auge sulla stampa altoatesina una proposta già bocciata a maggioranza dal Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano: la tassa sui cani "
per una soluzione pulita nell'interesse di chi ha un cane e della società". A rilanciarla, a distanza di un anno, sarebbe ora la Giunta, tramite l'assessore provinciale al Turismo, Agricoltura e Foreste
Luis Walcher, che dichiara:
«La tassa ha senso perché con gli incassi avremo la possibilità sia di garantire maggiore pulizia delle strade sia di realizzare nuove aree cani». Il disegno di legge sarà presentato al consiglio provinciale.
Un lungo dibattito - I presupposti e gli obiettivi annunciati ricalcano il dibattito consiliare di un anno fa sulla
mozione del Consigliere provinciale
Thomas Widmann: la profilazione del dna dei cani non ha funzionato e le deiezioni canine continuano a rappresentare un problema che potrebbe trovare nell'introduzione di una tassa un nuovo approccio. L'idea di fondo è che "il fattore finanziario produrrebbe un effetto regolatore". Senonché, la mozione
Widmann fu bocciata.
Le novità della proposta Walcher- Rispetto alla mozione Widmann, la proposta dell'assessorato presenta differenti presupposti impositivi e di importo: l'imposta graverebbe anche sui soggiornanti. La proposta di Walcher, che ha la delega al Turismo, sarebbe di una tassa di soggiorno di un 1,50 euro al giorno per ogni cane al seguito dei turisti, mentre i proprietari residenti dovrebbero versare 100 euro all'anno. Sarebbero invece esentati per i primi due anni, i residenti che hanno già aderito all'obbligo di profilazione genetica del cane, introdotto con legge provinciale vigente.
Ben più alta la tassa proposta dalla mozione Widmann (fino a 800 euro per i "cani pericolosi") che anche per questo si era scontrata con la maggioranza del Consiglio.
L'interrogazione pendente all'Assessore Walcher- Il 18 settembre scorso, una
interrogazione del Consigliere
Sandro Repetto (PD) ha chiesto aggiornamenti sulla profilazione genetica dei cani in Alto Adige che, dal 1° gennaio 2026 dovrebbe entrare a pieno regime, con l’applicazione delle sanzioni ai proprietari inadempienti. Sanzioni che ad oggi non sono state applicate, anche per le difficoltà dell'amministrazione a fornire il servizio di analisi, con tanto di promessa di rimborso ai proprietari adempienti che l'hanno pagato. L'interrogazione chiede anche dei dati: quanti siano i cani in anagrafe e quanti di questi risultino geneticamente profilati.
Il contesto- Dal 1° gennaio 2026, la Provincia Autonoma di Bolzano avvierà l’accertamento della violazione dell’obbligo di raccogliere le deiezioni del cane -(articolo 16, comma 1, lettera i), della legge provinciale 15 maggio 2000, n. 9) "con analisi di laboratorio su campioni biologici e correlazione degli esiti di tale esame con i dati di profilazione genetica inseriti nella banca dati dell’anagrafe degli animali d’affezione". Ciò in base alla legge di assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per l'anno finanziario 2024 e per il triennio 2024-2026. Le sanzioni deliberate e vigenti (Disegno di legge n. 20/24) vanno dai 50 ai 500 euro per chi chi viola l’obbligo di raccogliere le deiezioni del cane e di avere con sé gli strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
Quanto all'obbligo di profilazione genetica, la
Legge provinciale 16 luglio 2024, n. 2 ha stabilito che la sanzione per mancato adempimento dovesse trovare applicazione dopo il 30 giugno 2025. Per le attività di profilazione, la Provincia ha stanziato fondi per il biennio 2024-2025 pari a circa 13 mila euro complessivi. Dall'obbligo di esenzione possono essere esentati i cani con certificato rilasciato dal veterinario ufficiale o accreditato, che attesta un’aspettativa di vita del cane non superiore a un anno o condizioni di salute tali da rendere impossibile l’esame per la profilazione genetica.
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