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UNA TRAGICA LEZIONE

UNA TRAGICA LEZIONE
Spesso in Sivar parliamo della mancanza di giovani disposti a diventare buiatri. Chiara Santoli lo era e aveva 25 anni.

La sua morte in una stalla, causata dalla reazione improvvisa e imprevista di una vacca da latte, ci addolora e ci insegna. Non sono portato per la retorica e non so cosa dire, ma credo che si debba dire qualcosa che non sia solo “capita”, “ho rischiato anch’io”, tantomeno cercare consolazione negli infortuni che ognuno di noi ha subìto e che spontaneamente abbiamo iniziato a raccontarci fra noi, dopo la tragica notizia.

Non sappiamo come siano andate le cose quella mattina, ma è stato come se fossimo tutti là. Tanti di noi, e mi riferisco in primo luogo alle stalle che conosco e che seguo, hanno dei giovani in tirocinio, facciamo fare loro pratica, vediamo in loro un impegno che rivitalizza anche i più anziani ed esperti fra noi. Sono addolorato anche per chi era con lei, oltre che per i familiari naturalmente. Conosciamo chi ha laureato Chiara e le sue doti di studentessa a pieni voti.

Dobbiamo proteggerci di più. Credo che anche gli ippiatri possano comprendere e anche chi lavora con gli animali da compagnia, perché siamo esposti a rischi professionali invalidanti se non letali. Non dovremmo iniziare la pratica senza prima mettere noi stessi e i più giovani in guardia dai rischi, dai pericoli, senza armarci di sicurezza e di prudenza. Non ci vogliamo mai pensare. Da adesso Sivar lo farà promuovendo più di quanto non sia stato fatto fino ad ora la cultura della sicurezza.

Non è solo un fatto di legge, è un fatto di protezione di quei ragazzi e ragazze che fin dagli studi universitari sono desiderosi di entrare in un allevamento. È proteggere la nostra professione.

di Mario Facchi, Presidente SIVAR
Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito
Federata ANMVI