Un contratto a tempo indeterminato di 8 ore alla settimana. Il caso dei Veterinari dello Zooprofilattico torna alla ribalta mediatica. Cortocircuito Regione-Ministero. I Veterinari Specialisti Ambulatoriali si occupano di malattie animali e di emergenze di sanità pubblica, "ma lavorano con un mini part-time. Nonostante la legge imponga il tempo pieno". Il Tgr della Rai si è occupato di loro, con un servizio dedicato alle loro condizioni di ingaggio all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.
Tempo scaduto, ritardi di attuazione- A 15 Veterinari Specialisti viene applicato "un part-time particolare": una assunzione a tempo indeterminato per esercitare soltanto 8 ore alla settimana. I professionisti chiedono di passare a tempo pieno, come del resto prevedeva - per loro e per gli omologhi nelle Asp - una legge del 2023. Sara Villari (foto) è una di loro e dichiara al Tgr Rai Sicilia: "Mentre nelle Asp questa disposizione è stata attuata, in Istituto la norma rimane a oggi disattesa". Villari, anche in veste di Vicepresidente regionale del ssindacato Fespa, sottolinea che "il termine entro cui si doveva operare questo incremento era il 30 aprile 2024".
Un cortocircuito di competenze - Nel 2012, dopo un lungo precariato, 15 Veterinari sono stati assunti a tempo indeterminato. La legge sul tempo pieno è regionale, ma l'Istituto dipende dal ministero della Salute. “In tutta Italia - osserva la veterinaria specialista convenzionata Tiziana Lupo - siamo rimasti soltanto noi dell'Istituto Zooprofilattico della Sicilia. In realtà noi all'inizio eravamo una ventina. Ora siamo rimasti in 15 perché ovviamente la situazione ha fatto andare via i colleghi che hanno potuto”.
Il sistema pubblico "disperde professionalità specializzate" dichiarano le Veterinarie. Tiziana Lupo si occupa di encefalopatie spongiformi. Sara Villari fa parte del gruppo di esperti sulla West Nile, che analizza le catture da tutto il territorio regionale per la sorveglianza del virus".