"Il cosiddetto contributo di solidarietà è un ostacolo alla microchippatura, tanto più in una Regione ancora fortemente interessata dal randagismo".
Lo dichiara il Presidente dell'ANMVI
Marco Melosi, a proposito dell'introduzione in Sicilia del "contributo di solidarietà" a carico dei Veterinari e dei proprietari di cani, che sta infiammando le proteste.
L'allarme lanciato dall'ANMVI- A sollevare il caso, nei giorni scorsi, è stata l'Associazione Nazionale Medici Veterinari che aveva potuto visionare le circolari territoriali che annunciavano- dall'11 novembre - l'attuazione del recente
decreto regionale n. 1166 del 22 ottobre 2025, a sua volta emanato in attuazione della
Legge Regionale 15/2022 contro il randagismo.
A carico di Veterinari e Proprietari- Il decreto dell'Assessore Regionale alla Salute,
Daniela Faraoni, stabilisce:
"I medici veterinari liberi professionisti autorizzati dalle aziende sanitarie provinciali alle operazioni di identificazione e registrazione, devono versare euro 10 per ogni operazione di identificazione e di registrazione". A carico dei proprietari si prevedono tre gradi di contributo:
- € 20,00 per l'iscrizione all'anagrafe di un soggetto singolo;
- € 80,00 per l'iscrizione all'anagrafe di cucciolate superiori a 3 (tre) soggetti;
- € 10,00 per le variazioni di proprietà di un animale già iscritto.
La causale del pagamento da finalizzare con PagoPa, secondo l'
Allegato del decreto regionale, dovrà contenere le seguenti informazioni:
• Per i privati cittadini: iscrizione anagrafe oppure variazione proprietà;
• Per i medici veterinari liberi professionisti: contributo solidarietà veterinari.
A chi va il contributo di solidarietà- Le somme introitate saranno decurtate dei costi fissi della banca dati regionale del DNA (110 mila euro annui) e successivamente trasferite alle Aziende Sanitarie Provinciali (10%) e ai Comuni (90%). Per le Aziende Sanitarie il riparto terrà conto della popolazione umana residente e alle attività di sterilizzazione e di microchippatura di cani svolte nell'ultimo triennio.
Ai Comuni sarà trasferito il 90% della somma, attraverso la partecipazione al bando che l'Assessorato alla Salute emanerà entro il 30 giugno 2026. Saranno ammessi al finanziamento i Comuni che presenteranno progetti di prevenzione e controllo del randagismo entro il 31 agosto 2026. Graduatoria entro il 31 ottobre 2026.
Il bando individuerà criteri e parametri di valutazione che tengano conto della strategia di intervento per la prevenzione del contrasto al fenomeno del randagismo
Dilaga la protesta- Il caso è arrivato sui media e sui social, scatenando una protesta corale di Veterinari, Cittadini e Protezionisti. Il Presidente della Federazione Regionale degli Ordini Veterinari della Sicilia,
Nicola Barbera,
si è rivolto all’Assessora Regionale alla Salute per chiedere una revisione del provvedimento e un incontro.