Il Ministero dell'Agricoltura pubblica il 22° Rapporto sull'etichettatura facoltiva delle carni bovine. Evoluzione delle informazioni e delle strategie commerciali alla luce del Sistema SQNBA.
ll sistema di etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine è stato introdotto dal Regolamento (CE) n.1760/2000, con il passaggio normativo da un sistema esclusivamente volontario di etichettatura ad uno misto in cui informazioni obbligatorie e volontarie risultano essere fornite congiuntamente. In Italia, è stato il D.M. 16 gennaio 2015 a disciplinare il sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine (Disciplinare di etichettatura).
Quali informazioni facoltative- Le informazioni facoltative, risultanti al 31 dicembre 2024, possono essere raggruppate in due categorie principali:
a) Informazioni
desumibili direttamente o indirettamente dalla documentazione ufficiale; b) Informazioni facoltative
non desumibili dalla documentazione ufficiale e diverse dalla documentazione ufficiale ( es: il sistema di allevamento, la razione alimentare, la tipologia di alimentazione, i trattamenti terapeutici, l’epoca di sospensione dei trattamenti terapeutici, il benessere animale, la razza o il tipo genetico, periodo di frollatura delle carni). Per poterle riportare in etichetta è necessario il Disciplinare di etichettatura.
Circa il 90% dei Disciplinari operativi forniscono indicazioni sul tipo genetico e l’88% sulla razza (-2%), mentre più distanziate le informazioni legate al benessere degli animali (60%) e alla non somministrazione di antibiotici ai bovini (57%) in lieve aumento rispetto al 2023. Informazioni queste ultime che hanno superato quelle riguardanti indicazioni sulla natura del sistema di allevamento, sull’alimentazione dei bovini che per anni hanno predominato in quanto legate alla crisi BSE del 2000.
Risultano meno frequenti nel novero delle informazioni facoltative in etichetta, i dati relativi al mancato utilizzo nella razione alimentare di materiale OGM (38%) o alla composizione della stessa (17%) e l’esclusione di insilati nella razione alimentare (14%). Solo il 4% dei disciplinari prevede l’eventuale indicazione in etichetta dell’esclusione di fattori di crescita.
Benessere animale e antibiotici- Le nuove informazioni introdotte a partire dal 2016 relative al benessere animale e il mancato utilizzo di antibiotici in allevamento continuano ad interessare la filiera della carne bovina. L'informazione "
benessere animale in allevamento secondo lo standard CReNBA-ClassyFarm" assicura al consumatore che l'allevamento è stato verificato in autocontrollo e che in aggiunta è stata fatta una verifica su un campione degli allevamenti andando quindi bel oltre alle disposizioni legislative anche in termini di tipologia e numerosità dei controlli.
Un’altra informazione ha "prepotentemente preso piede" nell’ambito dei disciplinari di etichettatura è quella che permette di fornire l’informazione del tipo
“bovino allevato senza uso di antibiotici” qualora lo stesso non abbia subito trattamenti antibiotici per un periodo non inferiore ai 4 mesi. Questa informazione a partire dal 2017 si è molto diffusa a seguito della forte richiesta da parte di una importante catena della grande distribuzione.
Numeri- Al 31 dicembre 2024 le organizzazioni autorizzate all'etichettatura facoltativa nel 2024 sono 227, 60 in più rispetto all'anno d'esordio del sistema (2015). I disciplinari autorizzati sono 111 (quattro in più rispetto al 2023). Per collocazione geografica ai primi posti ci sono: Veneto, Piemonte, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, seguite dal Lazio e dalla Toscana. Il numero complessivo di non conformità segnalate (52), in forte diminuzione rispetto al 2023 (75 NC) "sono tali da non mettere in dubbio la corretta gestione del sistema di etichettatura delle carni bovine che si dimostra affidabile"- si legge nella relazione.
Sono 1.463 (- 468 allevamenti rispetto al 2023) gli allevamenti che garantiscono l’informazione Benessere animale in allevamento valutato secondo lo standard CReNBA già soddisfano molti dei requisiti di benessere animale che saranno richiesti dal SQNBA e potrebbero transitare in detto nel SQNBA con piccoli adeguamenti agli altri requisiti.
La stragrande maggioranza dei 1.463 allevamenti che garantiscono l’informazione benessere animale, non fanno uso di antibiotici almeno negli ultimi 4 mesi di allevamento (1.149 allevamenti; - 180 allevamenti rispetto al 2023). "
Pertanto, molti allevamenti che oggi operano oppure operavano nell’ambito dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine prevista dal D.M. 16 gennaio 2015, potrebbero, con pochi adeguamenti, qualificare ulteriormente la loro produzione aderendo al SQNBA"- prosegue la relazione.
Prospettive- Nel prossimo futuro, l’entrata in vigore dei requisiti di certificazione per i bovini da carne imporrà, ai sensi degli artt. 3 e 7 del D.M. 2 agosto 2022, un adeguamento delle informazioni che in questi anni sono risultate trainanti nell’incremento dei disciplinari, quali il benessere animale, la biosicurezza negli allevamenti e il medicinale veterinario. Questo adeguamento, nel medio periodo, potrebbe spostare l’attenzione degli allevatori verso il SQNBA, sia perché più qualificante, sia perché legato al premio dell’Eco-Schema 1, livello 2.
"Anche alla luce della crisi della zootecnia da carne che si è registrato nell’ultimo periodo, potrebbe non rendere economicamente sostenibile l’adesione a due distinti sistemi di certificazione, con la fuoriuscita di molti allevamenti dal sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine prevista dal D.M. 16 gennaio 2015 che rimarrebbe esclusivamente per le informazioni relative al sistema di allevamento e all’alimentazione del bestiame che nell’ultimo periodo stanno perdendo di importanza". Conclusioni- Il futuro dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine - conclude la relazione- "
potrebbe subire una riduzione d’interesse degli operatori rispetto al passato, in particolare se ilsistema non verrà utilizzato per comunicare alcune informazioni legate alla sostenibilità ambientale della filiera della carne bovina. Queste ultime informazioni appaiono anch’esse inlinea con i bisogni di informazione sempre più chiaramente espressi dai consumatori".Rapporto monitoraggio etichettatura facoltativa carni bovine (anno 2024)
SQNBA e il futuro dell'etichettatura delle carni bovine