Il terzo blocco di FAQ pubblicato dal Masaf il 31.7.2025 sul Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA) chiarisce diversi aspetti operativi e procedurali, soprattutto legati al pascolo, alle modalità di adesione e alle competenze richieste ai valutatori.
Viene precisato che i tempi previsti dai Piani di Controllo non comprendono quelli per la verifica del pascolo, che resta un’attività a sé, svolta seguendo checklist ufficiali – compresa la “tabella semplificata” – e sempre con sopralluoghi in loco. Per ottenere il premio previsto dall’Eco-schema 1 – Livello 2 non basta la sola verifica del pascolamento: è necessario che l’allevamento sia certificato SQNBA secondo un disciplinare che preveda il pascolo. Il premio, inoltre, si calcola solo sui capi che hanno effettivamente pascolato.
Sul fronte delle competenze, i valutatori devono rispettare i requisiti indicati negli allegati ministeriali; alcune esperienze e qualifiche maturate nel settore biologico possono essere riconosciute come equivalenti. In certi ambiti, come per la Catena di Custodia (CoC), non è obbligatoria la formazione su ClassyFarm. Gli Organismi di Certificazione (OdC) devono comunque fornire ad Accredia tutta la documentazione che dimostri il possesso dei requisiti da parte dei valutatori.
Per quanto riguarda le modalità di adesione, gli allevatori possono certificarsi singolarmente o in forma associata tramite cooperative, consorzi o gruppi. Un unico certificato può coprire più stabilimenti se condividono lo stesso disciplinare, la stessa partita IVA e lo stesso OdC, mentre allevamenti con metodi o orientamenti diversi richiedono domande separate.
Il documento conferma che nel primo anno di adesione, per tutti i disciplinari che prevedono il pascolo, è obbligatorio il controllo del 100% degli operatori. Alcuni requisiti “in stalla” non si applicano agli animali tenuti costantemente al pascolo.
Sul piano operativo, viene chiarito che il “semaforo verde” di ClassyFarm è legato alla conformità normativa, non all’uso del farmaco, e che i prerequisiti devono essere verificati prima della visita in azienda. Le checklist disponibili su ClassyFarm sono considerate complete e non necessitano di integrazioni, salvo per la CoC.
Infine, altre precisazioni riguardano la gestione del subappalto (ad esempio nel caso di macelli), la non automatica inclusione di prodotti DOP o con altre certificazioni nello scopo SQNBA, la possibilità di escludere dal calcolo della mortalità gli animali deceduti per eventi eccezionali documentati, l’assenza della data di scadenza sui certificati e l’obbligo di indicare i riferimenti corretti al disciplinare e al piano di controllo.
Terzo blocco di risposte alle domande pervenute al 31 luglio 2025
Masaf: pubblicati i Piani di Controllo