Una competenza della Salute, una sfida per i Servizi Veterinari. Il Masaf apre all'attivazione di tavoli tecnici congiunti sul benessere animale in acquacoltura.
Il tema del benessere dei pesci, a differenza di altri animali da allevamento, ha suscitato interesse scientifico e pubblico solo in tempi relativamente recenti. Eppure, "le conoscenze in materia continuano a essere approfondite: i pesci sono oggi considerati animali senzienti, indipendentemente dal loro grado di coscienza o dalla percezione del dolore". L'ha dichiarato il sottosegretario al Masaf
Luigi D'Eramo rispondendo a una
interrogazione dell'On
Francesco Emilio Borrelli (AVS) che sollecita l'estensione delle norme sul benessere animale ai pesci allevati.
Sì a Tavoli tecnici- "Il Governo considera il benessere animale in acquacoltura un tema centrale e il Ministero è sin d'ora disponibile a partecipare a qualsiasi iniziativa utile al raggiungimento di tali obiettivi, compresa l'attivazione di tavoli tecnici congiunti sul tema"- ha aggiunto D'Eramo. "E' fondamentale adottare tutte le misure necessarie per minimizzare sofferenze e danni evitabili nell'ambito delle condizioni di allevamento.le tecnologie si sono costantemente sviluppate e gli acquacoltori adottano pratiche volte alla valutazione e al monitoraggio continuo delle condizioni dei pesci".
Come si valuta il benessere animale in acqualcoltura- Nella valutazione di tale benessere si considerano indicatori specifici e misurabili, quali: salute, crescita corporea, stato nutrizionale e appetito, aspetto esteriore, presenza di lesioni o mortalità, nonché parametri ambientali dell'allevamento come saturazione di ossigeno, salinità, temperatura, pH, torbidità, illuminazione, densità di popolazione e tecnologie operative. Il monitoraggio regolare di questi parametri è essenziale per mantenere condizioni ottimali.
Parimenti, il mantenimento di condizioni igieniche rigorose sia nel sistema di allevamento sia durante le operazioni di manipolazione è fondamentale per prevenire infezioni e malattie trasmissibili, garantendo così la salute dei pesci.
La sfida dell'armonizzazione europea- Attualmente, ha proseguito il rappresentante del Governo, il miglioramento del benessere si basa su tre linee guida principali: la selezione di animali più resistenti a malattie e stress, lo sviluppo di indicatori sempre più precisi per la valutazione del benessere e, infine, l'armonizzazione normativa a livello europeo. "
Quest'ultima - ha precisato-
è una sfida in corso, considerando che la materia è di competenza primaria del Ministero della salute, che definisce le politiche nazionali e ne controlla l'applicazione tramite regioni, province autonome e Servizi Veterinari". Politica Comune della Pesca: bandi emanati- Infine, D'Eramo ha ricordato che nell'ambito del Piano Nazionale per l'Acquacoltura sono già stati emanati bandi nazionali e regionali volti a finanziare investimenti per lo sviluppo dell'acquacoltura biologica, la tracciabilità e la certificazione dei prodotti, nonché interventi mirati al miglioramento della qualità, sicurezza igienico-sanitaria e benessere degli animali.