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PRINCIPI E CRITERI DIRETTIVI

Professioni sanitarie, in Parlamento il ddl Schillaci

Professioni sanitarie, in Parlamento il ddl Schillaci
E' stato trasmesso alla Camera dei Deputati il disegno di legge delega del Ministro Schillaci sulle professioni sanitarie e la responsabilità professionale.
Rispetto al primo testo, approvato dal Consiglio dei Ministri, quello che arriva in Parlamento contiene un nuovo principio generale, volto ad assicurare che l'iniziativa legislativa rimanga coerente con il quadro giuridico nazionale, europeo e regionale. Proprio in ossequio al riparto di competenze previsto dal Titolo V, è prevista anche l'acquisizione del parere delle Regioni.  Per un più rapido e diretto iter di emanazione, si accorciano i passaggi parlamentari, confermando il provvedimento come prioritario e collegato alla Legge di Bilancio.

Personale sanitario e professioni sanitarie- Nonostante le misure trasversali applicabili a tutte le professioni sanitarie, il testo si conferma quasi esclusivamente orientato al personale sanitario del Servizio Sanitario Nazionale e alle professioni sanitarie esercitate sulla persona. L'obiettivo è di attualizzarne le competenze e la formazione e valorizzarne il ruolo anche introducendo vincoli di permanenza in servizio e misure premiali nella valutazione della performance. 

Riforma della responsabilità professionale
 - Si rendono strutturali alcuni limiti della responsabilità nell’attività sanitaria: se i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose in ambito sanitario sono commessi nell’esercizio dell’attività sanitaria si applicano le pene previste salvo quando l’esercente la professione sanitaria si attiene alle linee guida o alle buone pratiche clinico assistenziali (sempre che siano adeguate alla specificità del caso concreto) ed è per questo punibile solo per colpa grave.
Inoltre, nell’accertamento della colpa e nella determinazione della responsabilità civile,  il giudice deve valutare una serie di fattori oggettivi e contestuali quali, ad esempio, la scarsità di risorse umane e  organizzative quando non sono evitabili da parte del professionista, ma anche la complessità della patologia, la limitatezza di evidenze scientifiche o di terapie, l'esercizio in condizioni di urgenza ed emergenza. A controbilanciare queste attenuazioni della responsabilità c'è un rafforzamento dell’obbligo di seguire le buone pratiche clinico-assistenziali, oltre alle linee guida già previste adattate al caso concreto.

Ordini professionali- Per la revisione della disciplina degli Ordini professionali, il Governo si atterrà ai seguenti principi direttivi:
- adottare i necessari correttivi afferenti alle competenze e alla scadenza dei mandati degli organi;
- introdurre misure volte a valorizzare il ruolo degli Ordini professionali quali organi sussidiari dello Stato.

Revisione dell’apparato sanzionatorio-  I princìpi e criteri direttivi che il Parlamento consegna al Governo per l’adozione dei successivi decreti legislativi prevedono la revisione e l'adeguamento dell’apparato sanzionatorio amministrativo e disciplinare vigente, attraverso la previsione di sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla natura e gravità delle violazioni.

Istituzione sistema nazionale di certificazione delle competenze nel settore sanitario- Il Ministero della Salute intende promuovere l’istituzione di un Sistema nazionale di certificazione delle competenze specifico per il settore sanitario, valorizzando l’esperienza e le competenze acquisite dai professionisti sanitari

Formazione sanitaria specialistica- La valorizzazione delle specializzazioni sanitarie viene genericamente indirizzata all’esercizio dell’attività professionale e non più (primo testo in CdM) allo scopo di aumentarne l’attrattività attraverso l’istituzione di scuole di specializzazione. I target sono esplicitamente: chimici, odontoiatri e biologi.

Specializzandi SSN- Si prevede il riordino e la razionalizzazione delle forme di lavoro flessibile degli specializzandi nel SSN, nel rispetto delle esigenze formative e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. Nella programmazione del fabbisogno di specializzandi, si intende sviluppare una metodologia comune di pianificazione e previsione del numero per ciascuna specializzazione medica.

Sistema di governance IA- In materia di Intelligenza Artificiale, la delega punta a definire un sistema di governance specifico per il settore sanitario che ne assicuri l’utilizzo nel rispetto del Regolamento (UE) 2024/1689.

Sicurezza- Un principio di delega, non da ultimo, punta alla tutela della sicurezza dei professionisti sanitari, garantendo adeguati livelli di sicurezza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Iter- Sul testo, inviato alle Camere dopo il visto della Ragioneria dello Stato, è atteso il parere delle Regioni. Una volta approvato, il Governo avrà tempo fino al 31 dicembre 2026 per l’adozione dei decreti legislativi delegati, redatti sulla base dei criteri e dei principi indicati dal Parlamento. Le disposizioni incompatibili con il nuovo assetto regolamentare saranno abrogate. Gli schemi legislativi attuativi della delega saranno proposti dal Ministro della Salute alle Camere.

Atto Camera: 2700
"Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie"
(Collegato alla manovra di finanza pubblica)