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ATTIVITA' NON SOSPESE

Studi professionali: DPCM Conte prevale su ordinanze regionali

Studi professionali: DPCM Conte prevale su ordinanze regionali
Le ordinanze di Lombardia e Piemonte chiudono gli studi professionali. Il Governo invece li lascia in attività. Veterinaria comunque essenziale.

A distanza di poche ore, gli studi professionali - nei quali rientrano tutte le categorie del CCNL di Confprofessioni- hanno ricevuto segnali contradditori circa la loro attività dalle Regioni e dal Governo.

Chiusi in Lombardia e Piemonte- Le ordinanze restrittive della Lombardia e (fino al 14 aprile)  e del Piemonte  (fino al 3 aprile) chiudono gli studi professionali con la sola eccezione dello "svolgimento delle attività indifferibili ed urgenti o sottoposte a termini perentori di scadenza". Il Piemonte aggiunge una eccezione ed esclude dalla chiusura "tutti gli studi medici e/o sanitari di psicologia".
Aperti in tutta italia- Il nuovo DPCM in vigore fino al 3 aprile, al contrario, lascia aperte le attività professionali, pur raccomandando lo smart working e il contenimento degli spostamenti e l'adozione di misure di protezione e sanificazione.

Le due Regioni e il Governo hanno dato disposizioni contradditorie, ma l'orientamento delle categorie professionali non dichiarate essenziali è che prevalga il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una scelta dettata ancor prima che da disquisizioni costituzionali, da prassi necessarie ed urgenti, a cominciare da quelle fiscali. Il commercialisti hanno fatto notare che l'emergenza Covid non ha completamente sospeso gli adempimenti generandone al contempo di nuovi e diversi dettati proprio dalla contingenza.

Veterinari comunque essenziali- Il conflitto istituzionale non riguarda in ogni caso le attività veterinarie che -già prima delle ordinanze restrittive regionali- erano considerate essenziali e ricadenti nelle deroghe amesse dai governatori del Piemonte e della Lombardia. Su tutto il territorio nazionale, il DPCM del 22 marzo le ha classificate essenziali in base al Codice Ateco 75.

Confprofessioni ai tavoli con Conte- L'apertura di tutte le attività professionali nel DPCM 22 marzo è stata rivendicata da Confprofessioni, presente ai tavoli delle parti sociali con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dall'inizio dell'emergenza Covod-19.