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LUTTO NELLARMA

Il Ministro: l'Auditorium sarà intitolato al Gen Cosimo Piccinno

Il Ministro: l'Auditorium sarà intitolato al Gen Cosimo Piccinno
E' morto nella notte del 13 giugno il Generale di Divisione Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute. Il Il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Tullio Del Sette: "Nella notte il Generale Piccinno ha dovuto cedere ad un male incurabile, a cui, nonostante tutto, non ha mai consentito di tenerlo lontano dall'Arma, dal servizio e dai suoi impegni istituzionali. Fra pochi giorni avrebbe compiuto 65 anni e raggiunto il congedo. Siamo profondamente addolorati per questo lutto. Ciascun Carabiniere insieme a me, stringe in un abbraccio fatto di sentimenti veri e di vicinanza assoluta i suoi familiari".

Per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la figura del generale Piccinno "è stata di quelle che lasciano il segno, per questo oggi è un giorno di enorme tristezza non solo tra quelli che amava definire i suoi ragazzi, tutti i militari del Nas e dell’Arma". Nel suo comunicato stampa Lorenzin dichiara che "al Ministero della Salute la notizia della sua morte ha colpito tutte le persone che a ogni livello lavorano per realizzare la nostra attività e nelle ultime settimane, a più riprese, in tantissimi hanno sentito l’esigenza di manifestare il loro affetto e la loro vicinanza al Generale nella battaglia contro la malattia, anch’essa affrontata con enorme coraggio e dignità".

Al generale Cosimo Piccinno, il Ministro Lorenzin intitolerà la Sala dell’Auditorium della sede di Ripa, "per fare conoscere il suo nome e la sua attività a tutti coloro che verranno al ministero della Salute negli anni futuri."

Napoletano di origine (nasce a Somma Vesuviana- NA il 24 giugno 1950) e pugliese di adozione, entra nell’Arma dei Carabinieri nel 1973. Dopo aver retto prestigiosi comandi nell’Arma territoriale e incarichi di Stato Maggiore, il 1° ottobre 2008 è nominato Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute. Commendatore al “Merito della Repubblica Italiana”, era anche stato insignito della Medaglia d’Oro al “Merito della Sanità Pubblica” nel 2012. Lascia la moglie Giulia, le figlie Giovanna e Giulia, le nipotine Carlotta e Vittoria, il fratello Domenico, i generi Vincenzo e Francesco, e l’inseparabile e affezionatissimo cagnolino “Totò”.

Numerose le dichiarazioni di stima e di cordoglio da parte del Governo e delle istituzioni.