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TESI IN VETERINARIA, SOFTWARE CONTRO I COPIA-INCOLLA

La Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna rientra nella sperimentazione approvata dal senato accademico per scoraggiare le tesi "copia-incolla". Attraverso un sistema informatizzato sarà possibile individuare eventuali "plagi" e costringere il laureando a citare la fonte. Controllo affidato al docente. Obiettivo: tutelare la qualità della tesi di laurea.

KETAMINA ILLEGALE, AISA: FATTO ALTAMENTE LESIVO

In un comunicato odierno AISA condanna pubblicamente i fatti emersi nell'inchiesta del NAS in Trentino Alto Adige, riguardanti un traffico di medicinali stupefacenti per uso veterinario. L'Associazione delle industrie della salute animale giudica "altamente lesivo degli interessi della categoria rappresentata ciò che è avvenuto".

LAZIO, TAGLI AGLI STIPENDI DEI DIRIGENTI VETERINARI

La Asl Roma F taglia di un quinto gli stipendi dei medici e dei veterinari su input della Regione Lazio. I sindacati denunciano "anomalie". Interrogazione AI Ministri della Salute e delle Finanze dell'On Tidei: il piano di rientro non lo prevede. Decurtazioni con effetto retroattivo al 1 gennaio 2010.

281, AMATI: TESTO CAMERA ARRIVI PRESTO IN SENATO

"Alla Camera sono a buon punto la modifica della legge sul randagismo. Se quella fosse approvata e riuscisse ad arrivare in tempi brevi al Senato ed essere approvata sarebbe bene". La Senatrice Silvana Amati, dopo la conferenza stampa di ieri, lamenta lo stallo di Governo e Parlamento sul varo di norme per la tutela degli animali, fra le quali le proposte di legge per la medicina veterinaria convenzionata.

QUANDO E' LECITO IL RICORSO ALLA CASCATA

Antibiotico-resistenza, associazioni con principi attivi inutili o peggiorativi, assenza di prodotti specifici e di specialità veterinaria autorizzata per una determinata via di somministrazione. La Direzione Generale del Farmaco Veterinario ha circostanziato le situazioni di ricorso alla cosiddetta "cascata". Chiarimenti sugli articoli 10 e 11 del Decreto 193/2006.

IDENTIFICAZIONE EQUIDI, SANZIONI ANCHE PER IL VETERINARIO

Da oggi il veterinario che non accerti l'assenza del dispositivo di identificazione o lo applichi in maniera non conforme è soggetto ad una sanzione da 150 a 900 euro. E' in vigore il decreto legislativo che stabilisce le sanzioni per le violazioni del Regolamento (CE) n. 504/2008 sui metodi di identificazione degli equidi e nella gestione dell'anagrafe equina da parte dell'Unire.