Il fabbisogno di aiuti alla filiera suinicola è "nettamente superiore allo stanziamento iniziale". Il Masaf integra con 13,9 mln di euro. Agea dispone un acconto pari al 70%. Un ulteriore importo di 10 milioni di euro si aggiunge al precedente aiuto di pari importo per il sostegno alla filiera suinicola. Non solo. Al "Fondo di parte corrente per il sostegno della filiera suinicola" si aggiungeranno le economie residue, pari a 3,9 milioni di euro, previste per legge per tutelare gli allevamenti suinicoli dal rischio di contaminazione dal virus responsabile della peste suina africana e indennizzare gli operatori della filiera suinicola danneggiati dal blocco della movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati.
In tutto, 13,9 milioni di euro di aiuti in più che il Masaf stanzia con proprio decreto, ma di cui Agea ha già autorizzato un acconto pari al 70% dell’importo totale ammissibile in domanda. La disposizione sul pagamento dell'anticipo è stata comunicata agli organismi pagatori (oltre alla stessa Agea: Oplo, Avepa, Agrea e Arpea) dal Direttore dell'Agenzia Salvatore Carfì con propria circolare.
L’intera filiera suinicola- si legge nella circolare- è stata gravemente colpita dagli effetti economici derivanti dall’applicazione delle misure sanitarie per il contenimento dell’epidemia di PSA. La diffusione della malattia "ha infatti determinato una crisi profonda del comparto, aggravata dall’abbattimento forzato degli animali, dal fermo delle attività produttive, dall’impossibilità di commercializzare i prodotti attraverso i consueti canali, dal blocco delle esportazioni e da ulteriori danni indiretti".
Alla luce di tale contesto, si rende necessario un rapido intervento di sostegno a favore della filiera e in particolari degli allevatori colpiti dall’evento PSA- scrive Carfi.