È in corso la seconda fase della campagna nazionale "Safe2Eat", promossa dall’EFSA e dal Ministero della Salute, per conoscere gli additivi alimentari.
L’iniziativa "Safe2Eat" ha l’obiettivo di fornire informazioni chiare e scientificamente fondate sugli additivi alimentari, spiegandone le funzioni e il ruolo nella sicurezza dei prodotti che consumiamo ogni giorno.
Spesso percepiti con diffidenza dai consumatori, gli additivi alimentari sono invece sottoposti a rigorose valutazioni di sicurezza da parte dell’EFSA, che tutela la salute pubblica e promuove una corretta informazione. La campagna invita a imparare a leggere le etichette e a riconoscere il significato degli ingredienti, per favorire scelte alimentari consapevoli e superare paure infondate.
Con Safe2Eat, EFSA rinnova il proprio impegno nel rendere la scienza più accessibile, aiutando i cittadini a conoscere meglio ciò che mettono nel piatto.
Il loro utilizzo può essere fonte di preoccupazione? Gli additivi alimentari sono sostanze utilizzate per mantenere o migliorare la sicurezza, la freschezza, il sapore, la consistenza o l’aspetto degli alimenti. Nell’Unione europea il loro impiego è strettamente regolamentato e ogni additivo deve superare accurate valutazioni di sicurezza prima di essere autorizzato.
A cosa servono gli additivi alimentari? Gli additivi sono suddivisi in diverse classi funzionali, dai conservanti agli edulcoranti, dagli emulsionanti ai coloranti, e svolgono un ruolo essenziale nel mantenere i prodotti sicuri e di qualità lungo tutta la filiera alimentare.
Ecco alcuni esempi:
- Conservanti: nitrati e nitriti impiegati in carni, pesce e formaggi per prolungarne la conservazione;
- Potenziatori: anidride solforosa nel vino per preservarne il sapore;
- Coloranti: naturali o sintetici, migliorano l’aspetto del prodotto;
- Addensanti: gomma di xantano (E 415), comune nelle salse.
Come viene assicurata la protezione dei consumatori? Prima che un nuovo additivo venga approvato, gli esperti scientifici dell’EFSA effettuano un esame approfondito per valutarne la sicurezza d’uso, analizzando: le interazioni con gli alimenti, i possibili effetti sull’organismo umano, e i livelli massimi sicuri per il consumo giornaliero. Oltre a valutare i nuovi additivi, l’EFSA riesamina periodicamente quelli già autorizzati per garantire che rispettino sempre gli standard di sicurezza aggiornati. Una volta approvato dalla Commissione europea, l’additivo deve essere dichiarato in etichetta, affinché i consumatori possano sapere esattamente cosa mangiano e compiere scelte informate.
“Tutti gli additivi alimentari sono sottoposti a valutazioni per accertare che possano essere consumati in sicurezza. I consumatori possono essere certi che queste sostanze soddisfano rigorose norme di sicurezza.”— Camilla Smeraldi, tossicologa presso EFSA
Come individuare gli additivi sulle etichette - Gli additivi sono sempre indicati negli elenchi degli ingredienti e riportano: la funzione (ad esempio “colorante” o “conservante”), e il nome o numero E corrispondente (es. E 415 – gomma di xantano). Imparare a riconoscerli aiuta a leggere in modo consapevole le etichette e a comprendere meglio il ruolo di queste sostanze nella sicurezza e qualità degli alimenti che portiamo in tavola.
Pagina ufficiale della campagna Safe2Eat