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VALUTAZIONE DEL RISCHIO

CNSA e MITE: sicurezza alimentare e ambientale

CNSA e MITE: sicurezza alimentare e ambientale
Il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) ha pubblicato il programma di lavoro del triennio 2022-2024. Focus sulla salmonella nel settore suino.

Plastificanti di uso comune come contenitori per alimenti, rischi microbiologici associati ai prodotti ortofrutticoli, reazioni allergiche per il consumo di prodotti dell'alveare, specialmente di propoli e pappa reale e per il diffuso uso di integratori e terapie non convenzionali. Sono alcuni dei temi che il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) ha inserito nella programmazione delle attività 2022-2024 appena pubblicata sul sito del Ministero della Salute.

Vengono ripresi temi già considerati nel precedente triennio di lavoro, ma per i non è ancora possibile giungere a una definitiva valutazione del rischio per insufficienza di dati scientifici. E' il caso della la salmonellosi -la seconda infezione gastrointestinale tra quelle più comunemente riportate nell'uomo dopo la campilobatteriosi- e le miscele di micotossine.
In svariati ambiti, la sicurezza alimentare interagisce con fattori ambientali e per questo il CNSA formula l'auspicio di una collaborazione con il Ministero delal Transizione Ecologica, soprattutto per l'aumento di PFAS nell'ambiente.

Micotossine -  La Sezione Sicurezza Alimentare proseguirà i lavori per una valutazione del rischio tossicologico e di esposizione alle micotossine. Il monitoraggio della letteratura disponibile proseguirà per elaborare uno specifico parere scientifico. Ad oggi i dati disponibili non sono sufficienti per l'adozione di un parere. Rientrano nel monitoraggio i consumi di vegetali essicati, formaggi e carni suine.

Salmonella nel settore suino- 
I casi umani di salmonella in Europa che emergono dai rapporti periodici sulle zoonosi sono attribuibili per il 41.5% al suino, per il 24.9% al pollo da carne e per il 7.5% a gallina ovaiola e tacchino. Secondo il CNSA, questi dati di prevalenza nel settore delle carni suine "sono da valutare con particolare attenzione, dal momento che, anche in base alle consolidate tradizioni nazionali, la carne suina e i prodotti derivati vengono spesso consumati senza essere sottoposti a completa cottura o sufficiente stagionatura, diversamente da quanto avviene ad esempio per prodotti quali quelli a base di carne avicola". 
L'importanza della filiera suina come potenziale fonte di Salmonella per l'uomo "potrebbe essere in parte riconducibile al fatto che nella filiera avicola ormai da molti anni sono stati messi in atto misure volte a contenere la diffusione dei sierotipi rilevanti di Salmonella per la salute pubblica. Negli allevamenti suini invece non è stato intrapreso il medesimo percorso, né a livello europeo né a livello nazionale".
Il Comitato ritiene necessario analizzare la situazione nazionale in riferimento sia alle fonti alimentari maggiormente implicate nei casi di salmonellosi umana, sia ad eventuali comportamenti scorretti (ad esempio, assaggiare l'impasto crudo delle polpette), al fine di fornire al consumatore adeguate informazioni sulle possibili fonti di infezione e utili suggerimenti per le buone pratiche di igiene da adottare in ambito domestico.

Contaminazione ambientale- "Dal momento che la contaminazione delle matrici alimentari è legata alla contaminazione ambientale, sarebbe opportuno che l'attività del CNSA venga svolta in coordinamento con il  Ministero della Transizione ecologica". Il Comitato si riferisce in particolare alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) negli alimenti. La persistenza ambientale di PFAS nell'ambiente è in aumento ed "è fonte di preoccupazione". Il potenziale bioaccumulo di tali sostanze riguarda in particolare i pesci d'acqua dolce allevati e pescati. Il CNSA raccoglierà le evidenze disponibili in vista di una possibile Raccomandazione per il periodo 2022-2025 che coinvolgerà anche altri alimenti: frutta, ortaggi, radici e tuberi, alimenti per l'infanzia e per bambini e altri alimenti di origine animale non compresi nella fissazione dei tenori massimi).

La programmazione delle attività del CNSA viene elaborata sulla base di segnalazioni delle Amministrazioni competenti,  delle informazioni derivanti dalla ricerca scientifica, dalle attività di EFSA e dalla segnalazione di rischi emergenti.

Programmazione delle attività del CNSA per la Valutazione del rischio triennio 2022- 2024