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POSITIVO AL CORTISONE, PRIMA UDIENZA A CUNEO

POSITIVO AL CORTISONE, PRIMA UDIENZA A CUNEO
Allevatore a giudizio per la vendita di un bovino risultato positivo al cortisone. Prima udienza al Tribunale di Cuneo. Avrebbe venduto un bovino trattato con desametasone. L'allevatore non riesce a spiegarsi come il suo animale possa essere stato trovato positivo. Al bovino non erano mai stati somministrati cortisoni.

Il Tribunale di Cuneo prima udienza al processo che vede imputato un allevatore di Centallo che nell'agosto del 2007 avrebbe venduto un bovino trattato con desametasone ad un ignaro acquirente. Il veterinario dell'ASL di Cuneo, sentito come teste, ha raccontato di aver fatto il prelievo sull'animale appena arrivato al macello perché non gli era sembrato in condizioni ottimali. Magro e con problemi di deambulazione, dopo essere stato macellato era risultato essere affetto da peritonite ed avere infiammazioni ai polmoni.

Dalle analisi sul fegato, prelevato e inviato in parte all'istituto zooprofilattico, erano state riscontrate percentuali superiori a quelle consentite di desametasone. L'allevatore non riesce a spiegarsi come il suo animale possa essere stato trovato positivo. Al bovino, una frisona da latte sui 600 chili, non erano mai stati somministrati cortisoni. Era sempre stata bene, fino ad un paio di giorni prima di essere macellata, quando si era fatta male, probabilmente una lussazione ad una zampa.

Per questo non poteva più stare nella stalla e doveva essere obbligatoriamente portata al macello. Che fosse un animale in salute e florido è stato anche confermato dalla veterinaria dell'allevamento, che si era limitata a somministrargli solo un medicinale omeopatico per alleviare i dolori ed abbassare la febbre. Secondo lei l'azienda sarebbe stata sempre molto scrupolosa, ed ha escluso che il bovino avesse subito dei trattamenti nei 90 giorni precedenti la macellazione.

L'animale era stato trasportato dall'allevamento al macello da un commerciante, che ne avrebbe poi pagato il prezzo in un secondo tempo, dopo l'avvenuta macellazione. Che il bovino non fosse malato è stato anche confermato da un altro veterinario dell'ASL che lo aveva visitato quando era ancora nell'allevamento ed aveva notato solo delle difficoltà deambulatorie. L'allevatore aveva poi fatto analizzare dei campioni di fegato dell'animale macellato, ma i risultati delle analisi avevano dato esiti negativi (fonte: targatocn.it)

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