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LINEE GUIDA

Antibiotici nel suino, pubblicata la seconda revisione

Antibiotici nel suino, pubblicata la seconda revisione
Il Ministero rende disponibile la seconda revisione delle Linee guida sull’uso prudente degli antibiotici nell’allevamento suino.

Il documento è stato elaborato con l’obiettivo di promuovere un impiego sempre più responsabile degli antibiotici in questa filiera ed è il risultato di un aggiornamento approfondito, condotto da un gruppo multidisciplinare composto da rappresentanti delle autorità competenti a livello centrale, regionale e locale, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, università, medici veterinari libero professionisti. La revisione tiene conto delle più recenti disposizioni normative, europee e nazionali, nonché dei nuovi aggiornamenti scientifici.

Strumento non cogente, in linea con il PNCAR -Si propongono come strumento non cogente, utile per condividere le problematiche poste dalla resistenza agli antibiotici fra medici veterinari che operano nel settore della produzione primaria e quelli impiegati in istituzioni pubbliche, in un’ottica di collaborazione e confronto costante tra autorità competenti, operatori e professionisti, circa le scelte ragionate ed appropriate di trattamento dell’animale, nel rispetto della salute animale, della salute pubblica e dell’ambiente, secondo il principio One Health.
Le Linee guida rientrano nella più ampia strategia veterinaria di contrasto alla resistenza agli antibiotici, inglobata nel PNCAR 2022-2025, e in particolare rappresentano l’indicatore dell’Azione 1.2 dell’Obiettivo 1 della tematica “Uso prudente degli antibiotici in ambito veterinario”.

Buoni risultati e margini di miglioramento- Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, per il tramite del sistema Classyfarm “Cruscotto farmaco biomassa aggregato”, sebbene in Italia negli ultimi anni siano stati raggiunti buoni risultati in relazione sia ai consumi che alle tipologie di antibiotici utilizzati, nell’allevamento suinicolo risultano tuttavia ancora prescritti in alcuni casi antibiotici di categoria B e C AMEG (macrolidi). È sempre fondamentale, in questi casi, escludere utilizzi non prudenti e non responsabili, in assenza di giustificazione terapeutica o di diagnosi adeguata. È anche necessario evitare che i trattamenti con antibiotici vengano prescritti per sopperire a carenze gestionali e di buone pratiche di allevamento, in particolare durante procedure routinarie (ad esempio: taglio della coda, castrazione). Inoltre, l’estensivo uso orale e a gruppi di animali di aminopenicilline (penicilline a spettro esteso come amoxicillina, e in vari casi persino di amoxicillina “protetta” con acido clavulanico), aumenta molto la pressione di selezione per tutti i beta-lattamici nelle popolazioni batteriche associate al suino. Questa situazione purtroppo favorisce la diffusione e il mantenimento di diversi agenti batterici patogeni e/o opportunisti come ad es. Enterobatteri (vedi varie tipologie di E. coli) resistenti alle cefalosporine a spettro esteso, o Staphylococcus aureus meticillino-resistente associato agli animali da allevamento (LA-MRSA), con sfavorevoli implicazioni sia per la salute degli animali allevati che per la salute pubblica. La categoria dei beta-lattamici a spettro esteso dovrebbe, quindi, rappresentare uno dei target primari di riduzione d’uso nell’allevamento suinicolo in Italia.

L’isolamento sempre più frequente di batteri multiresistenti (sia zoonosici che patogeni opportunisti per l’uomo) nei suini e nei prodotti d’origine animale da essi derivati deve sensibilizzare tutta la filiera per far fronte alle nuove esigenze:
• sanitarie (contenimento del rischio AMR per l’uomo e gli animali)
• di mercato (consumatori più attenti al consumo di prodotti a “low antibiotic use” o addirittura a
“antibiotic free” unitamente a possibili vincoli futuri negli scambi commerciali).
Le Linee Guida di seguito proposte riassumono, con finalità operative, i punti critici dell’allevamento suinicolo e gli interventi volti a indirizzare l’uso prudente degli antibiotici; si pongono, inoltre, come strumento di verifica per l'uso razionale e consapevole dell'antibiotico e come mezzo finalizzato alla riduzione dell'utilizzo non appropriato.

Linee guida - Uso prudente degli antibiotici nell’allevamento suino