Il SIVeMP pubblica un documento sulle aggressioni e sui rischi a cui sono esposti Veterinari SSN. E non solo. Le criticità rilevate e le azioni di miglioramento.
Funzionano le misure per ridurre le aggressioni al personale sanitario? E' il titolo di un
documento a cura di
Angela Vacca, Presidente del Sindacato Italiano veterinari Medicina Pubblica, che passa in rassegna il fenomeno delle violenze ai Veterinari Ufficiali, ne evidenzia le criticità irrisolte e propone alcune azioni di miglioramento.
La Presidente Vacca- che è anche componente dell'
Osservatorio nazionale sulle aggressioni ai sanitari- afferma in premessa: "
Non osserviamo risultati tangibili sulla riduzione delle aggressioni".Un fenomeno in aumento e sommerso- Uno degli ultimi casi registrati
riguarda un’equipe veterinaria di un macello in Lombardia, con tentativo di strangolamento e
accoltellamento di un medico veterinario. Il caso ripropone identici casi avvenuti nei macelli a danno di alcune colleghe. Ma ciò che viene denunciato è solo una minima parte di ciò che realmente accade- avverte il Sindacato.
Incongruenze nella tutela penale- Malgrado la recente
innovazione legislativa, alcuni procedimenti penali, tutt'ora in atto, evidenziano criticità e contraddizioni. Il documento del Sindacato le riassume in due punti:
• Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, articolo 341 del cp, si applica solo se il fatto oggetto di denuncia avviene in luogo pubblico o aperto al pubblico. Il macello, l’allevamento o qualsiasi struttura privata, non vengono considerati luoghi pubblici o aperti al pubblico, anche se frequentati da una moltitudine di operatori. La proposta è di estendere l'applicabilità delle noarma anche ai luoghi privati dove operano i sanitari della prevenzione e quelli dell’assistenza.
• La non punibilità per tenuità del fatto (art. 131 bis c.p.). In caso di aggressione che non cagioni danni evidenti, l'istituto della tenuità del fatto contrasta con la previsione legislativa di procedere, a fronte di un'aggressione a un sanitario nell'esercizio delle proprie funzioni ”indipendentemente dalla gravità dei fatti”.
Il Sindacato ritiene opportuno prevedere l’esclusione della tenuità in caso di violenza ai sanitari.
Solitudine, responsabilità e compiti sanzionatori- Dall’attività di controllo possono scaturire sanzioni, blocco di merci o allevamenti, denunce, chiusura di stabilimenti, causa talvolta di perdita di sovvenzioni comunitarie.a carenza di personale è una delle cause principali delle aggressioni. Inoltre, l’eccessiva personalizzazione dei controlli ufficiali -non svolti in team - è un pericoloso vulnus per la sicurezza del personale che opera sul territorio.
La condizione di fragilità dei Veterinari del SSN e di esposizione al rischio di aggressioni ha molto a che vedere con dotazioni organiche non adeguate ai carichi di lavoro. Il sovraccarico e la responsabilità delle decisioni acuiscono le condizioni di stress sul lavoro. Spesso- si legge nel documento- il numero di aggressioni e intolleranza verso i Veterinari pubblici viene esacerbata durante le epidemie quando i professionisti devono adottare provvedimenti restrittivi tesi a limitare il diffondersi delle malattie che colpiscono gli animali.
Azioni di miglioramento- Il documento conclude che la sicurezza degli operatori sanitari "deve essere affrontata con un approccio sistematico su più livelli". La relazione esplicita i seguenti livelli: gestionale-organizzativo, legislativo-istituzionale e culturale.
Fra le proposte, il documento afferma che i danni materiali subiti dal dipendente a seguito di atti intimidatori/ritorsivi devono essere totalmente rimborsati o dalle ASL attraverso assicurazioni o fondi di solidarietà nazionali, o dalle Regioni con emanazione di leggi regionali ad hoc. Le Regioni devono adottare atti cogenti per le ASL che non possono esimersi dal tutelare chi opera in nome e per conto dell’azienda: l’aggressione al sanitario deve essere considerata aggressione all’azienda. La formazione dovrebbe essere mirata al riconoscimento delle situazioni di rischio e sul piano culturale è necessario mantenere sensibilizzata l'opinione pubblica attraverso campagne informative.
Il documento di analisi-
pubblicato integralmente sul sito del Sindacato- è stato presentato a Roma, nell’ambito di “Welfair – La Fiera del fare sanità".
Funzionano le misure per ridurre le aggressioni al personale sanitario?Dirigenti Veterinari, patrocinio legale in caso di aggressioni