Alcune Regioni non hanno ottemperato all’implementazione del Sinac, la banca dati nazionale degli animali da compagnia. Intervenga il Ministro Schillaci.
L'On Laura Cavandoli (Lega) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute, per chiedere "la piena implementazione del Sinac". La sollecitazione riguarda in particolare la Regione Emilia Romagna che ancora non ha aderito al Sistema unico di identificazione nazionale degli animali da compagnia.
Il Sistema Sinac è previsto dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 134 del 2022 ed è progettato per garantire l'identificazione della proprietà degli animali su tutto il territorio nazionale. "Rappresenta uno strumento fondamentale - fa notare Cavandoli- per agevolare il loro ritrovamento, per la gestione del randagismo, nonché per coordinare i flussi di lavoro tra regioni, servizi veterinari, Ministero della salute e altri operatori coinvolti nella garanzia del benessere animale".
"Pesa particolarmente la mancata implementazione della banca dati nella regione Emilia-Romagna- aggiunge l'interrogante- terza regione per numero di cani microchippati (oltre 1,3 milioni, dati 2023), dietro solamente a Lombardia e Veneto, nelle quali il Sinac è però da tempo pienamente operativo.
L'onorevole Cavandoli richiama il recente Tavolo interministeriale sui cani di assistenza, che estende i diritti dei cittadini accompagnati da cani guida anche ai non ciechi. Presupposto fondamentale è l'identificazione e la registrazione di questi animali in Sinac. "L'implementazione del Sinac rappresenta, in prospettiva, un passaggio fondamentale anche per la tutela delle persone con disabilità che si avvalgono di un cane guida o di un cane d'assistenza nella vita di tutti i giorni"- conclude la deputata.