Nessuna carenza critica nella progettazione del sistema di eradicazione della brucellosi. Ma l'eradicazione è ostacolata. La Commissione: carenze da approfondire.
La Direzione Generale Salute (DGSante) della Commissione Europea ha
pubblicato la relazione finale sull'audit svolto in Italia per valutare i sistemi di monitoraggio e controllo della brucellosi bovina, ovina e caprina. La relazione, sul sito web della Commissione dal 2 settembre scorso, è disponibile anche in lingua italiana. La relazione conclude che, in generale, il sistema di controlli ufficiali in materia di sorveglianza ed eradicazione della brucellosi nelle specie pertinenti è efficace e conforme alle norme dell'UE. Vengono tuttavia individuati problemi in un contesto di illegalità nelle movimentazioni. La difficoltà di raggiungere l'eradicazione della malattia sarà oggetto di ulteriori approfondimenti da parte della Commissione.
L'Audit- Il documento descrive l'esito di un controllo riguardante l'Italia effettuato dal 12 al 14 novembre 2024, con l'obiettivo di valutare in che modo l'Italia si adoperi per il mantenimento dello status in relazione alla brucellosi indicato per il suo territorio nel regolamento (UE) 2021/620.
Alla maggior parte delle regioni italiane è ufficialmente riconosciuto lo status di indenne da brucellosi (infezione da Brucella abortus nei bovini e da Brucella melitensis negli ovini e nei caprini), mentre il resto del territorio è soggetto a un programma di eradicazione approvato.
Nell'ambito del controllo, la Commissione ha valutato le misure adottate dall'Italia affinché le zone indenni mantengano il proprio status e le misure attuate nelle zone non indenni per controllare ed eradicare la malattia.
"Un solido quadro amministrativo"- Per attuare il programma di sorveglianza ed eradicazione è stato predisposto un solido quadro amministrativo, fondato su poteri giuridici e risorse adeguati (ad esempio sufficiente personale qualificato, sistemi informativi ben progettati, un solido sostegno di laboratorio). Dalle relazioni periodiche emerge che il programma approvato viene generalmente attuato conformemente a quanto previsto. Sussistono opportunità di miglioramento per quanto riguarda la sorveglianza passiva e le indagini epidemiologiche successive alla comparsa di focolai, al fine di rafforzare i controlli nelle zone ufficialmente indenni.
Ostacoli- Le autorità veterinarie affrontano tuttavia diversi problemi - conclude la relazione- che ostacolano il conseguimento dello status di indenne da brucellosi in tutto il territorio italiano, tra cui l'occasionale comparsa di focolai in regioni e province indenni, spesso legata a movimentazioni illegali da zone non indenni, e la continua circolazione della malattia in diverse zone ad alta incidenza o in cui sono stati individuati cluster, come la Sicilia (per tutte le specie) e la provincia di Caserta (per quanto riguarda la popolazione bufalina).
Le autorità competenti adeguano costantemente le misure volte a far fronte a tali problemi (ad esempio la reintroduzione della vaccinazione a Caserta nel 2023 o
la collaborazione con altri organismi statali per individuare e bloccare le movimentazioni illegali), ma i progressi compiuti "sono modesti".
Segnalazioni di brucellosi umana nel 2024 - Degni di nota- scrive la DgSante- sono i 74 casi confermati di brucellosi umana dell'anno scorso, che la relazione riconduce in parte ai miglioramenti apportati al sistema di segnalazione. Le autorità veterinarie dispongono di scarse informazioni riguardo alla via d'infezione in tali casi
e non hanno adottato misure preventive rafforzate.
Ulteriori approfondimenti- Dal controllo della Commissione non sono emerse carenze critiche nella progettazione del sistema. Tuttavia la mancanza di progressi verso gli obiettivi di eradicazione e il numero allarmante di casi di infezione umana sono indice di possibili carenze nelle modalità di applicazione del sistema nella pratica. La Commissione intende analizzare ulteriormente le cause alla base di tali carenze.
Animal Health - Monitoring system for B and C diseases
RELAZIONE_DGSANTE_AUDIT_BRUCELLOSI_IN_ITALIA.pdfBrucellosi: crolla l'infezione in provincia di Caserta