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IL REPORT

Dare più valore alla ricerca e all’innovazione veterinaria

Si è svolto oggi, presso il Senato della Repubblica, l’evento “Future generazioni e Salute Animale: il ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione”.

promosso su iniziativa del Sen.  u

Nel corso dell’iniziativa- promossa dal senatore Guido Quintino Liris (Fdi) sono stati presentati i principali risultati di una ricerca indipendente condotta da Altems Advisory, con il contributo incondizionato di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia, che ha analizzato le trasformazioni in atto nel settore della salute animale, offrendo una lettura sistemica dello stato dell’arte e delle prospettive future, con l’obiettivo di far emergere la rilevanza della ricerca in ambito veterinario per la salute animale, umana e dell’ambiente. 

L'iniziativa è stata un’occasione per discutere, in sede istituzionale, del valore - ancora sottostimato- generato dalla ricerca scientifica e dall’innovazione in ambito veterinario.

Lo studio, presentato oggi da Eugenio Di Brino, Co-founder di Altems Advisory, focalizza in 5 punti i maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo di farmaci veterinari
2. Maggiore sostegno fiscale alle famiglie per le spese
3. Sviluppo di assicurazioni accessibili in ambito veterinario
4. Rafforzamento della sorveglianza epidemiologica e della tracciabilità (REV)
5. Riconoscimento pieno della veterinaria nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)

Lo scenario demografico e le tendenze alla base dello studio, sono state evidenziate da Karin Ramot (AD di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia)
Nel 2100 la popolazione italiana sarà dimezzata: il drastico calo della natalità va di pari passo con l’aumento della presenza di animali da compagnia: il 56% degli italiani possiede almeno un animale domestico. Agli aspetti demografici si unisce un impatto sulla salute e sull’ambiente "gravoso". Una riduzione del 10% delle malattie di animali allevati- afferma lo studio- può comportare una diminuzione di 800 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra.

Il bisogno di cura e la ricerca farmaceutica- La ricerca farmCirca il 58% dei patogeni umani è di origine zoonotica e solo negli ultimi due decenni, le malattie zoonotiche hanno causato perdite economiche per oltre 100 miliardi. 
Ciò richiede una riconsiderazione della ricerca e dell'innovazione farmaceutica veterinaria, alla luce di alcuni dati di fatto: la durata media dello sviluppo di un farmaco veterinario è di 5-15 anni dalla scoperta all’immissione in commercio; la sperimentazione è diretta sulla “specie target” e ogni specie richiede formulazioni e studi ad hoc. In sintesi si tratta di una ricerca "più costosa e meno standardizzabile".

A commentare lo studio di Altems Advisory sono intervenuti il professor Stefano Vella, docente di Global Health all'Università Cattolica Sacro Cuore; Nicola D'Alterio, Direttore Generale IZS Abruzzo e Molise e Pierfrancesco Catarci (Ministero della Salute) che hanno sottolineato l'importanza della prevenzione della malattie trasmissibili animali e il valore aggiunto del sistema veterinario italiano collocato all'interno del Ministero della Salute, oggi dotatosi di un Dipartimento ad hoc per le politiche one health. 

pdfINFOGRAFICA_REPORT_ALTEMS_ANIMAL_HEALTH.pdf236.63 KB

Nella foto Karin Ramot, AD Boehringer Ingelheim Animal Health Italia