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FISCO

ANMVI e LAV: fiscalità equa per gli animali da compagnia

ANMVI e LAV: fiscalità equa per gli animali da compagnia

Lettera congiunta di Anmvi e Lav al Ministro dell’Economia, ai Segretari dei partiti e ai Capigruppo di Camera e Senato per sollecitare una revisione del regime fiscale applicato alle prestazioni veterinarie e agli alimenti per animali da compagnia.

Richiamando l’ordine del giorno accolto dal Governo (9/2112-bis-A/53 Caretta-Ciaburro) durante l’ultima sessione di Bilancio, le due organizzazioni evidenziano l’urgenza di intervenire su un’aliquota IVA che grava attualmente al 22%, con impatti significativi su famiglie, animali e salute pubblica.

Segue il testo integrale della lettera inviata alle istituzioni.

"La pressione fiscale rappresenta un onere crescente per i cittadini, aggravato da una insufficiente detraibilità fiscale delle spese veterinarie, attualmente corrispondente a 0,22 centesimi al giorno, indipendente dal numero di animali che vivono con il contribuente.

Ricordiamo che, la pressione fiscale sulle cure veterinarie può compromettere l’accesso alle terapie e alla prevenzione, con conseguenze negative sul benessere animale, sulla salute pubblica (cfr. zoonosi) e sulla spesa pubblica.

In particolare, l’elevata pressione fiscale prevista dall’ordinamento nazionale impatta negativamente:

- sull’economia domestica di 1 famiglia italiana su 3

- sul benessere di 20, 9 milioni di cani e gatti nelle case italiane.

- sui potenziali risparmi di spesa per il Servizio Sanitario Nazionale generati dalla prevenzione veterinaria

- sulla cultura del possesso responsabile e sulla prevenzione del randagismo

- sulla gestione della popolazione animale ospitata nei rifugi, con ricadute significative sulla spesa pubblica, in particolare dei Comuni.

Inoltre, è importante sottolineare il valore sociale e sanitario della convivenza con un animale, in particolare per le persone anziane- un principio riconosciuto anche dal Legislatore con il “DDL Anziani” (cfr, art. 13 Misure per incentivare la relazione con animali da affezione, Decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29) - nonché per lo sviluppo nel bambino e nell’adolescente, come attestato dalla letteratura scientifica internazionale. Il valore affettivo della relazione con l’animale familiare è altresì attestato da una copiosa giurisprudenza.

È dunque necessario introdurre con la nuova Legge di bilancio o altro strumento normativo ad hoc le seguenti misure:

- un allineamento dell’IVA sulle cure veterinarie e sugli alimenti per animali da compagnia ai beni e ai servizi di prima necessità, accompagnato da un’esenzione IVA per le prestazioni veterinarie “one health” legate alla prevenzione, alla sanità animale e alla salute pubblica

-un incremento delle detrazioni fiscali per le spese veterinarie

-l’introduzione della detraibilità delle polizze sanitarie veterinarie per animali da compagnia

Tali misure, sostenute anche da forze politiche trasversali e dal mondo veterinario, contribuirebbero a migliorare la qualità della vita degli animali e delle famiglie nonché a rafforzare la prevenzione sanitaria.

La normativa tributaria italiana deve tenere conto del valore della relazione con gli animali familiari e dell’importanza delle prestazioni medico-veterinarie in termini di prevenzione per la salute animale e la salute pubblica, in un’ottica One Health."