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LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA

Animali esotici e divieti, scontro in Senato fra Lega e Leu

Animali esotici e divieti, scontro in Senato fra Lega e Leu

La Lega chiede al Governo di "correggere un errore nell'articolo 14 della legge di delegazione europea, la lettera q che vieta esotici e selvatici". La replica di Leu: "Norma giusta e sacrosanta".


"Non possiamo accettare che con la scusa  di tutelare la salute si vietino l'importazione, la detenzione e la commercializzazione di qualsiasi animale esotico, a prescindere che sia il pesciolino dell'acquario o il pappagallino". Nel suo intervento al Senato, il senatore Luca Briziarelli (Lega) ha chiesto al Governo di "porre rimedio a un errore", quella lettera q) dell'articolo 14  della legge di delegazione europea che delega il governo a prevedere divieti e restrizioni al commercio e alla detenzione di animali esotici e selvatici. La lettera q) non prevista dal testo governativo e introdotta in sede parlamentare è stata difesa in Assemblea dalla proponente sen Loredana Depetris (Leu).

Ieri pomeriggio, durante l'approvazione finale della legge di delegazione europea, il senatore Briziarelli ha rivolto un appello al Governo: "Preso atto che è impossibile, bloccare l'intera legge di delegazione europea per correggere quello che è un evidente errore- ha dichiarato-  l'appello che rivolgiamo Governo è di porre rimedio a questo errore, che di fatto non solo non aggiunge nulla in termini di sicurezza per la salute - ben vengano i controlli e la repressione dei fenomeni e delle azioni illecite - ma distrugge un comparto e addirittura potenzialmente potrebbe favorire l'aumento del commercio illegale di esemplari esotici. Chiediamo pertanto al Governo un impegno, nei passaggi successivi, per rimediare e dare fin da oggi un messaggio di tranquillità a moltissime persone che rischiano di veder compromesso il rapporto affettivo con un animale, e alle aziende che rischiano di chiudere la propria attività, mettendo molte famiglie sul lastrico".

"Sulla salute- ha aggiunto- non abbiamo nulla da imparare da nessuno a livello nazionale e abbiamo aderito già dal 1975 alla Convenzione di Washington per la tutela delle specie protette animali e vegetali. Ma non ci si può dire che con questa scusa si possa ammazzare un intero comparto".

Briziarelli cita i dati della Federazione ornicoltori italiana (FOI): 1.700.000 esemplari, di cui oltre il 30 per cento è esotico. Inoltre, l'Associazione italiana allevatori pappagalli con 160 aziende annovera 20.000 esemplari solo per quest'anno. "Un intero comparto- ha aggiunto-  fatto di produttori di gabbie, di produttori di mangime, di veterinari specializzati rischia di essere messo in ginocchio non per il recepimento di una disposizione europea (come hanno fatto tutti i Paesi), ma perché, come sempre, noi ci imponiamo qualcosa di più e troviamo la scusa per una battaglia ideologica, per creare un danno a milioni di italiani che hanno in casa un animale d'affezione - non vedo perché, oltre al gatto e al cane, non si possa avere anche un altro animale - e per danneggiare un comparto che conta decine di migliaia di addetti e di posti di lavoro".

La replica della senatrice Depetris- La lettera q) è "una norma giusta e sacrosanta" ha dichiarato la sua autrice, la senatrice Loredana Depetris firmataria dell'emendamento approvato dalle due Camere che ha introdotto la lettera q). "La norma- ha ribadito la senatrice - "riguarda il divieto di importazione di animali esotici, anche per motivi sanitari.  Questa non solo è una norma di buon senso, ma ha assolutamente uno scopo sanitario-preventivo - ha dichiarato-  perché sappiamo esattamente cosa produce e cosa ha prodotto il contatto, la diffusione degli animali esotici per la salute umana, ma in generale per l'ecosistema. Infatti, l'introduzione in natura, come spesso è accaduto, nei nostri ecosistemi, di animali esotici ha prodotto una situazione molto grave dal punto di vista della biodiversità, nonché la scomparsa di una serie di specie autoctone".
"Penso che il lavoro fatto dal Senato sia molto importante- ha concluso-  Ci auguriamo che il Governo nella delega sappia ben regolamentarlo e recepirlo appieno"

Durante i lavori parlamentari,  la cancellazione dell'emendamento Depetris era stata proposta anche dai deputati leghisti Caretta, Ciaburro, Montaruli e Mantovani.

Cosa prevede la lettera q)-  Fra i principi di delega al Ministero della Salute per attuare la nuova legge europea di sanità animale, il principio dettato dalla lettera q)  delega il Governo a prevedere ulteriori misure restrittive al commercio di animali, affiancate da un sistema sanzionatorio adeguato ed efficace, tra cui uno specifico divieto all'importazione, alla conservazione e al commercio di fauna selvatica ed esotica, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio di specie protette.

AHL, sollevate obiezioni ai divieti su selvatici ed esotici