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OPERAZIONE ERCOLE

Anabolizzanti illeciti: canali all'Est pagati anche in bitcoin

Anabolizzanti illeciti: canali all'Est pagati anche in bitcoin
C'erano anche farmaci veterinari nell'operazione Ercole che ha sgominato un traffico di medicinali in tre regioni e con diramazioni all'Est e nel Web.

Operazione antidoping dei Carabinieri in 3 regioni,  9 misure cautelari personali e 20 indagati, migliaia di medicinali proibiti sequestrati. Sono ritenute responsabili di commercio di sostanze anabolizzanti e farmaci stupefacenti, somministrazione di farmaci dopanti per alterare le prestazioni agonistiche, ricettazione, esercizio abusivo di professione e somministrazione di farmaci pericolosi per la salute pubblica.

L'operazione, denominata ''Ercole'', nasce da un'attività investigativa partita nell'ottobre 2017 dopo la morte di un 40 enne di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. L'uomo venne trovato morto in casa in circostanze anomale. Dalle successive indagini è emerso infatti che faceva sistematico uso di farmaci e sostanze anabolizzanti, che assumeva dietro prescrizione di un personal trainer.
Sono state eseguite anche diverse perquisizioni in Toscana, Calabria e Sicilia, con sequestri del valore di oltre 100.000 euro, in seguito ad accertamenti patrimoniali svolti dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Palmi.

I farmaci- Le indagini hanno fatto emergere un enorme giro di affari di centinaia di migliaia di euro. Sequestrate 8.000 fiale e compresse di farmaci anabolizzanti e stupefacenti, vendute, ognuna, ad un prezzo molto  variabile dai 10 ai 400 euro. I prodotti commerciati erano i più disparati: GH, nandrolone, trembolone, Stanazolo, testosterone, con le loro varie declinazioni sintetiche, ormoni e farmaci androgeni e steroidei, vietati in Italia oppure destinati alla cura di gravi patologie e sindrome umane o a scopo veterinario.

I canali di  approvvigionamento erano per lo più riconducibili all'estero, soprattutto da paesi est-europei e orientali, con metodi di pagamento basati sui circuiti internazionali, ma anche bitcoin, contanti e ricariche post-pay. Sono state individuate però, anche alcune farmacie che, sottobanco, riuscivano a cedere a conoscenti e amici farmaci soggetti a prescrizione medica e solo per gravi patologie, anche tumorali, o ancora destinati ad uso veterinario, quindi con grave pericolo per la salute in caso di abuso.

L'indagine ha coinvolto vari soggetti, dagli imprenditori del fitness, che approfittavano della professione e quindi dei contatti con gli atleti per aumentare i guadagni, ai personal trainer, o
presunti tali, che improvvisandosi farmacisti, medici, nutrizionisti, ma anche commercianti di prodotti per le palestre, che tra le vendite legali aggiungevano il commercio di farmaci e sostanze vietate. (fonte: AdnKronos Salute)