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ESPOSTO ALLA PROCURA

Caso Volterra, analisi sul nono decesso non spiegano le cause

Caso Volterra, analisi sul nono decesso non spiegano le cause

È del 18 marzo il referto definitivo delle analisi postmortem effettuate sul nono cavallo, morto il 21 febbraio.

"Il lavoro completo e analitico effettuato dal laboratorio di Pisa dell’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana non ha evidenziato una precisa causa di morte"- riferisce oggi in un comunicato Italian Horse Protection. "Sono state rilevate anomale lesioni nella trachea e nei bronchi e qualche lesione a livello cardiaco, ma nulla di direttamente correlato a una morte così improvvisa e senza sintomi pregressi".

"La ricerca di numerose sostanze tossiche, così come le analisi virali o batteriche e le analisi sul fieno sono tutte negative- prosegue la nota dell'associazione: ciò significa che sono escluse molte delle possibili cause, ma non è tuttavia chiarito il motivo del decesso. Inoltre, a questo punto, appare poco probabile che la morte di questo cavallo possa essere messa in relazione con i decessi avvenuti a inizio anno".

 Il laboratorio di Pisa si appresta ora a eseguire una serie di test sui campioni di alcuni degli 8 cavalli morti. Questi reperti, congelati a loro tempo presso i laboratori dell’Università di Bologna e dell’Istituto Zooprofilattico di Bologna che fecero le autopsie, verranno inviati in questi giorni a Pisa. Questo quanto deciso l' 8 marzo - ricorda IHP- alla riunione con le autorità regionali e ministeriali. Nella stessa  riunione, oltre all’invio dei campioni da Bologna a Pisa, fu inoltre riconosciuto necessario e urgente l’interessamento dell’ARPAT per le rilevazioni sui terreni dove avevano pascolato i cavalli.

"Ad oggi non si sa nulla sulle tanto attese analisi tese a verificare i livelli di selenio e vitamina E, non si sa nulla in merito alle analisi dell’acqua di abbeveraggio dei cavalli e non si hanno notizie sull’interessamento dell’ARPAT"- dichiara il Presidente di IHP, Sonny Richichi, rendendo nota la decisione di  presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Pisa.

Da due mesi, l'Associazione è costretta "ad una gestione emergenziale e oltremodo difficile per lo staff e per gli animali, determinata dalla paura di rimetterli in pascolo e di usare la normale acqua di abbeveraggio".

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