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NOTA UFFICIALE

Italia indenne da rabbia: il Ministero informa l’OIE

Italia indenne da rabbia: il Ministero informa l’OIE
Revoca delle aree a rischio. In preparazione un report per l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale.
Lo riferisce la Direzione Generale della Sanità Animale in una nota trasmessa il 19 febbraio ai Servizi Veterinari di Trento, Bolzano, Veneto e Friuli, aderendo a quanto previsto dal Codice Zoosanitario dell'OIE.
Indennità- Un Paese può dichiarare la riacquisizione dell'indennità da rabbia, trascorsi due anni dall'ultimo caso di malattia. L'ultimo fatto accertato risale al 14 febbraio 2011, individuato in una volpe in Provincia di Belluno. Il report per l'OIE sarà predisposto in collaborazione con la collaborazione tecnica dell'IZSVe, sede del Centro di Referenza per la rabbia e destinatario della nota ministeriale insieme al CERMAS e all'ISPRA.

Aree a rischio- La prevenzione della diffusione e l'eradicazione della rabbia sono state oggetto di un piano di vaccinazione orale antirabbico nelle volpi, la vaccinazione dei cani introdotti e residenti nelle Regioni e Province Autonome coinvolte nell'emergenza e la vaccinazione degli animali domestici condotti al pascolo nei territori a rischio.
La nota ministeriale riferisce che l'Unità di Crisi, l'8 novembre 2012 ha ritenuto decaduti i presupposti per il mantenimento delle aree a rischio di malattia nelle Regioni e Province autonome coinvolte. I dati di sorveglianza della malattia forniti dal Centro di Referenza risultano favorevoli.

Vaccinazione orale delle volpi- Nella Regione Friuli Venezia Giulia viene mantenuto un piano di vaccinazione orale antirabbica delle volpi in una fascia di territorio lungo il confine italo-sloveno, quale fronte di contenimento della malattia, data la situazione di rischio nei Paesi Balcanici. Il piano in questione è già stato approvato e co-finanziato dalla Commissione Europea.

pdfREVOCA_ZONE_A_RISCHIO_MINISTERO_DELLA_SALUTE.pdf117.76 KB