“Azioni efficaci. Controlli adeguati”. Per la Commissione Europea l’Italia "contrasta la resistenza antimicrobica, conseguendo un uso più prudente degli antimicrobici". ANMVI: premiati gli sforzi dei Veterinari per un utilizzo rigoroso e responsabile degli antibiotici nelle cure animali. Basta fake news: la Veterinaria italiana sta combattendo la resistenza antimicrobica. COMUNICATO STAMPA >>
Nessuna raccomandazione finale. La Commissione Europea promuove in pieno il sistema veterinario italiano: azioni e controlli efficaci per contrastare la resistenza antimicrobica e per un uso più prudente degli antimicrobici. I risultati dell'audit condotto a gennaio e ora pubblicati restituiscono un quadro oggettivo del rigore e degli sforzi intrapresi. LA RELAZIONE >>
L' Indagine 2025 del Consorzio Almalaurea descrive l'identikit dei laureati in medicina veterinaria e la loro condizione occupazionale. In calo progressivo il numero dei laureati, in crescita la retribuzione mensile media. Il Consorzio si è rivolto ai 533 laureati del 2024. A un anno dal titolo, i neo professionisti sono prevalentemente attivi in proprio e nel privato. >>
Gli organismi di certificazione hanno iniziato a calendarizzare le visite. Con l'emanazione dei Piani di Controllo, il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale muove i primi passi, aprendo una fase storica, di forte impatto sulla produzione primaria nazionale. Un "treno" fra i più veloci e imperdibili. Se ne è parlato al Seminario organizzato da SivarSib e Anmvi. >>
IZSLER e il Masaf hanno firmato una Convenzione biennale basata sul potenziamento del sistema Classyfarm: dall'Intelligenza Artificiale allo sviluppo del sistema SQNBA, dall'analisi predittiva dell'allevamento alla possibilità di calcolare in anticipo le soglie degli antibiotici per i pagamenti della PAC. IL TESTO. >>
L'Unione degli Universitari ha chiesto al Ministro Gelmini il rinvio del decreto Fioroni-Mussi sull'orientamento agli studi universitari e l'abrogazione della legge 264/99, che ha introdotto in Italia il numero chiuso.
"Rivendichiamo il diritto di tutti gli studenti di scegliere in completa liberta' il proprio percorso di studio, senza discriminazioni legate ai risultati ottenuti durante il percorso scolastico, che troppo spesso non sono legati alle capacita' reali dello studente, ma piuttosto alle condizioni economico-sociali della famiglia, come anche all'ambiente sociale che lo circonda".
A dirlo e' l'Unione degli studenti a proposito del rinvio nell'applicazione del decreto legislativo Mussi-Fioroni, che dovrebbe regalare 25 punti ai test d'ingresso all'Universita' agli studenti che avessero ottenuto risultati eccellenti alla scuola superiore. "Accogliamo questo provvedimento con favore - continua l'Uds - anche se dal nuovo ministro Mariastella Gelmini vorremmo una posizione chiara, piu' in generale, rispetto al meccanismo del numero chiuso all'universita'. "Siamo infatti da sempre contrari alla selezione per l'entrata nel sistema universitario, che crediamo essere una misura classista e contraria al diritto di ciascuno di sciegliere cosa studiare in completa liberta'. Ci siamo quindi sempre espressi contro il sistema del numero chiuso all'universita', cosi' come alla subordinazione dei posti disponibili per ogni corso di laurea alle richieste del mercato del lavoro". "Chiediamo quindi al ministro Gelmini - conclude l'Uds - di non fermarsi a questo primo passo, ma di continuare con l'annullamento di tutte le barriere all'accesso all'istruzione superiore".
Favorevole al rinvio del decreto legislativo anche l'Unione degli universitari che ha sempre richiesto che il decreto Mussi- Fioroni venisse ritirato. "Accogliamo con sollievo il fatto che il decreto non entri in vigore a partire dal prossimo anno accademico - dichiara l'Udu - ma non possiamo ritenere questa decisione sufficiente. Non e' infatti chiaro se si tratti semplicemente di una misura provvisoria, dovuta soltanto all'assenza degli ultimi decreti che consentirebbero la piena entrata in vigore di questo nuovo meccanismo".
"Al ministro Gelmini chiediamo - continua l'Udu - di esprimersi chiaramente sul futuro di questo decreto, se intenda applicarlo gia' a partire dal successivo anno accademico oppure se intenda agire in maniera differente, lasciando immutato l'attuale sistema dei test d'ingresso o introducendo nuove modifiche".
L'Unione degli universitari chiede infine al ministro l'abrogazione della legge 264/99, che introduce in Italia il numero chiuso e di provvedere al piu' presto alla redazione di una nuova normativa sull'accesso all'Universita', costruita attraverso il confronto con i protagonisti delle universita' e con gli studenti. (AGI)