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RIDUZIONE DEGLI ANTIBIOTICI

AMR, ANMVI: la UE ha promosso la Veterinaria italiana

AMR, ANMVI: la UE ha promosso la Veterinaria italiana
 “Azioni efficaci. Controlli adeguati”. Per la Commissione Europea  l’Italia "contrasta la resistenza antimicrobica, conseguendo un uso più prudente degli antimicrobici".  ANMVI: premiati gli sforzi dei Veterinari per un utilizzo rigoroso e responsabile degli antibiotici nelle cure animali. Basta fake news: la Veterinaria italiana sta combattendo la resistenza antimicrobica. COMUNICATO STAMPA

(Cremona, 30 luglio 2024) - Nessuna raccomandazione, promozione a pieni voti. La Commissione Europea ha concluso il suo audit ispettivo sul sistema veterinario italiano senza rilievi. La relazione della Direzione Generale della Sanità della Commissione Europea, ora pubblicata on line, descrive un sistema veterinario impeccabile, del tutto in linea con le regole europee di riduzione degli antibiotici nelle terapie animali.

Gli ispettori europei hanno condotto un audit di verifica lo scorso mese di gennaio nel nostro Paese, passando al setaccio le strategie e le azioni messe in campo dalle autorità veterinarie e dai Veterinari pubblici e privati. Ne è uscito un quadro di avanguardia nella tracciabilità dei consumi dei medicinali, tutti monitorati grazie alla ricetta elettronica veterinaria (REV), introdotta fin dal 2019 con pioneristica visione, negli animali allevati e da compagnia.
Questo sforzo di informatizzazione delle ricette veterinarie è proseguito con un efficace sistema di categorizzazione del rischio degli allevamenti italiani che informatizza tutti i trattamenti farmacologici eseguiti negli animali allevati e i protocolli terapeutici definiti dal Veterinario Aziendale per la salute e il benessere dei capi allevati.

I punti di forza del modello italiano sono presto detti. I sistemi informativi veterinari- Rev, VetInfo e Classyfarm- sono il prodotto di investimenti economici, professionali e di “tanto lavoro quotidiano dei Veterinari Italiani- dichiara il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi- uno sforzo rigoroso che ci ha portato a diventare il Paese della UE che ha ridotto di più gli antibiotici, dimezzandoli nella filiera zootecnica”.

E poi c’è la cooperazione con i liberi professionisti, che “permette alle autorità competenti di calare le azioni di farmacosorveglianza con maggiore aderenza all’effettiva gestione terapeutica negli animali”- aggiunge Melosi. Il Presidente dell’ANMVI, che ha partecipato agli incontri preparatori dell’audit organizzati dal Ministero della Salute sottolinea l’importanza di mantenere anche in futuro un dialogo costante tra le istituzioni e i Veterinari liberi professionisti: “Superando la logica controllore-controllato, la Veterinaria italiana può rendere più efficaci le check list di controllo, mantenendole aderenti a ciò che la legge effettivamente richiede ma anche alla realtà terapeutica sia in allevamento che nelle strutture veterinarie di cura”.

Nelle regioni pilota, Lombardia e Veneto, ad altissima densità zootecnica, il quadro che esce dall’audit degli ispettori europei è di un settore rigorosamente monitorato, dove la lotta all’antimicrobico-resistenza è il faro della farmacosorveglianza. “Adesso- conclude Melosi- è il momento di smentire le fake news: la verità è che la Veterinaria sta combattendo l’antimicrobico-resistenza”.

Ma curare gli animali con gli antibiotici resta una necessità. Dopo che i Veterinari hanno rinunciato ad una larga parte delle possibilità terapeutiche in nome dell’AMR, Melosi avverte: “Oltre questo livello di riduzione c’è l’assenza di cura agli animali. Sarebbe inconcepibile e anti-deontologico”.

Quali prospettive One Health?Serve una strategia integrata che intervenga anche nei settori della sanità dove la stewardship antimicrobica è ancora carente”- conclude il Presidente dell’ANMVI.

Ufficio Stampa ANMVI