Gli organismi di certificazione hanno iniziato a calendarizzare le visite. Con l'emanazione dei Piani di Controllo, il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale muove i primi passi, aprendo una fase storica, di forte impatto sulla produzione primaria nazionale. Un "treno" fra i più veloci e imperdibili. Se ne è parlato al Seminario organizzato da SivarSib e Anmvi.
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Si avvicinano le visite di valutazione in produzione primaria per le aziende zootecniche interessate alla certificazione SQNBA. Non basta l'aspirazione al certificato, è necessario conseguire lo status di eleggibilità, convalidato dal "semaforo verde" in ClassyFarm. "
SivarSib crede nel Sistema di certificazione degli allevamenti, perché è necessario valorizzare le produzioni primarie italiane e perchè vanno riconosciuti gli sforzi degli allevamenti e dei loro veterinari. La figura del Veterinario, a tutti i livelli, pubblico e privato, prima e dopo il semaforo, per SivarSib è determinante. Lavoriamo anche con le istituzioni perché il nostro ruolo sia rafforzato"- ha dichiarato il Presidente di SivarSib
Vito Loconte, aprendo i lavori.
I piani di controllo, la disciplina del procedimento di certificazione, sono stati presentati dal Vicedirettore Generale di Accredia
Silvia Tramontin, nel corso del
seminario appositamente organizzato da SivarSib e Anmvi il 23 luglio nella sede nazionale di Cremona. Il Sistema SQNBA è particolarmente sfidante e i Veterinari della platea riunita ieri in Sala Manfredi hanno messo in luce il più vivo interesse a compartecipare al Sistema, nei diversi ruoli di Veterinari Aziendali e Veterinari Valutatori.
Anticipazioni- Tramontin, anche in veste di componente del Comitato Tecnico Scientifico SQNBA, ha esordito anticipando la firma di un
nuovo decreto interministeriale che, principalmente, va ad inserire il piano di rientro delle DDD. SQNBA è un sistema volontario- ha ribadito la relatrice- anche se è collegato alla PAC essendo quest'ultima a sua volta volontaria. Molte le domande e altrettante le risposte che verranno fornite ogni 15 giorni dal Masaf, con aggiornamenti pubblicati sul sito ministeriale. Sui Piani di controllo, Tramontin ha messo in luce la portata uniformatrice dei metodi di controllo per offrire garanzie di trattamento univoco. A breve, ha aggiunto, Classyfarm sarà aperto agli Odc. Tra gli aggiornamenti di Classyfarm,
Veterinario aziendale e Veterinario incaricato- Tramontin ha anche informato delle modifiche che riguardano il Veterinario Aziendale e il Veterinario Incaricato. Una circolare della DGSA prevede che le valutazioni svolte sul benessere animale e sulla biosicurezza dei medici veterinari aziendali e degli incaricati già operativi nel sistema Classyfarm -sulla base delle esperienze maturate- saranno sostanzialmente equivalenti. Lo scopo è di ottimizzare l'efficacia del sistema di gestione sanitaria degli allevamenti e semplificare gli adempimenti burocratici a carico di utilizzatori e utenti. Pertanto, il veterinario aziendale potrà operare in Classyfarm anche come Veterinario Incaricato.
"L'Aziendale entra come Incaricato se un allevamento gli chiede di fare la check liste benessere e biosicurezza"- ha spiegato Tramontin. La differenziazione delle due figure decade, al decadere di una certificazione che il Sistema SQNBA supera.
Gli Odc- Gli organismi di certificazione (Odc) sono chiamati a presentare domanda di accesso in Classyfarm, per avviare un Sistema che si presenta alla sua prima assoluta. I Valutatori entrano in Classyfarm in virtù dell'incarico per conto dell'ente di certificazione. E' stata
Francesca Fusi (IZSLER) Componente del Gruppo tecnico scientifico) che ha redatto i Piani di Controllo, ad illustrare i cruscotti all'interno del sistema Classyfarm e l'operatività da parte degli Odc e dei Veterinari Valutatori. Alcune funzionalità, in fase di implementazione, sono state presentate in anteprima.
Un alert per il semaforo verde- Il Veterinario Valutore dovrebbe verificare, prima di ogni uscita per visita, che il semaforo verde sia ancora tale. Nel formulare questa raccomandazione, Fusi ha spiegato che lo status dell'allevamento è suscettibile di variazione, ad esempio in conseguenza di un controllo della Asl. Per agevolare l'Odc, il sistema predisporrà un alert sullo stato del semaforo.
Il Valutatore e la non conformità "lieve"- Fusi ha presentato una
preview della check list del Veterinario Valutatore, il cui compito è di raccogliere evidenze in loco, anche di tipo documentale, con una
forma mentis diversa da quella del Veterinario in autocontrollo. Il Valutatore che le possieda potrà accedere con le credenziali di VetInfo, diversamente potrà essere abilitato espressamente in relazione all'incarico ricevuto dall'Odc che dispone in tutto di 3 accessi.
Il Valutatore non "certifica", bensì rimette la propria valutazione all'Odc per il quale ha svolto la visita. Sulle non conformità, è stato chiarito che per "lieve" va intesa una carenza di tipo minore, quale può essere la mancanza della formazione obbligatoria richiesta all'allevatore. Ma, ha avvertito Fusi, una non conformità lieve che non compromette il conseguimento della certificazione, si trasforma in "grave" se viene reiterata. Se in fase di prima adesione il sistema mostra una certa flessibilità e consente azioni di recupero- in fase di mantenimento, tutte i requisiti certificati devono essere garantiti anche in assenza di visita.
Il Piano di Rientro - E' un'azione correttiva che può essere appellata una volta all'anno e che viene messa a punto dal Veterinario Aziendale. La penalità della sospensione dura sei mesi, durante i quali è necessario rientrare nei valori stabiliti dal disciplinare SQNBA per cui si è richiesta la certificazione. In assenza di rientro, la sospensione diventa "revoca".
E' sul farmaco veterinario che le relazioni e al discussione si sono appuntate, in relazione alle soglie di impiego consentito e al periodo di osservazione.
Il Veterinario Aziendale in autocontrollo- Nella sua relazione,
Alessandro Federici (Responsabile della Commissione Professionale SivarSib-ANMVI), ha indicato alcune incongruenze del sistema SQNBA con riguardo, in particolare, alle sfasature temporali del pascolo (scadenze e adempimenti cadono nei mesi estivi, quando gli animali non sono più in stalla) citate per esemplificare l'opportunità di aprire il Comitato Tecnico Scientifico (CTSBA) al confronto con i liberi professionisti in autocontrollo. Ma Federici ha soprattutto messo l'accento sul ruolo determinante del Veterinario aziendale nell'accompagnare l'allevatore in un sistema complesso, ma remunerativo ("fino a 500 euro/UBA").
A prova di Odc- Condividendo con la platea il proprio approccio gestionale al sistema SQNBA, Federici ha individuato le fasi che portano allo status di eleggibilità della certificazione. Per massimizzare il potenziale dell'autocontrollo, è essenziale che l'operatore e il suo veterinario possano conoscere gli esiti del controllo ufficiale ed essere a conoscenza dello stato del semaforo. Delicata è anche la scelta del disciplinare sul quale misurarsi ai fini certificativi, una scelta che avvalora l'autocontrollo inteso come potenzialità dell'allevamento e verifica degli items richiesti dal disciplinare di certificazione. L'affidabilità di un piano di autocontrollo, comprensivo del sistema SQNBA, consiste nel far corrispondere l'intento teorico con la realtà dei fatti. La presenza del Veterinario aziendale in corso di verifica è essenziale per un dialogo efficace con il Veterinario Valutatore, non essendo pacifico che l'allevatore sia in grado di argomentare scelte, ad esempio terapeutiche, che solo il Veterinario può spiegare.
Il Gruppo di Verifica- Il ruolo del Veterinario Esperto Tecnico di Accredia è stato presentato da
Osvaldo Parolin (Commissione Professionale SivarSib-ANMVI). Questo ruolo, all'interndo del Gruppo di Verifica, si colloca ad uno stadio superiore del Sistema. In una veste di assoluta terzietà, funge anche da interlocutore per l'ispettore di Accredia, l'organismo che "abilita" gli enti di certificazione. Lo scopo è di accertare che il giudizio dell’OdC e dei suoi Auditor sia idoneo, ossia che la certificazione sia rilasciata in funzione dell’effettiva adeguatezza del sistema di valutazione della conformità.
Semplificazioni e logica- La complessità del sistema, comporta il rischio di non aderire alla reale operatività di un allevamento. Passaggi teorici perfettamente logici sulla carta rischiano di non esserlo più alla prova della realtà. Dal punto di vista pratico, un esempio di semplificazione che ha destato consensi in platea è l'unificazione dei percorsi di formazione obbligatoria in capo agli allevatori per evitare l'addebito di non conformità per la mancanza della formazione sul benessere animale o di quella prevista dal più recente decreto direttamente discendente dalla legge europea di sanità animale.
DM 21 luglio 2025- Il Sistema è in costante perfezionamento. Il nuovo decreto preannunciato alla platea di Palazzo Trecchi è stato pubblicato sul sito del Masaf nella pagina dedicata al Sistema SQNBA.
Modifiche al periodo di osservazione del farmaco