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RISCHI EMERGENTI

Clima, EFSA: cambierà anche la valutazione del rischio

Clima, EFSA: cambierà anche la valutazione del rischio
Le strategie per ridurre l'effetto serra modificheranno i metodi con cui l'EFSA valuta la sicurezza alimentare e la salute animale.


Gli sforzi per ridurre i gas serra e per mitigare le condizioni climatiche cambieranno i metodi con i quali l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha condotto fino ad oggi le proprie valutazioni sulla sicurezza di alimenti e mangimi e sulla salute animale.

Nonostante il flop della conferenza COP25 di Madrid, l'EFSA pubblica una nuova pagina sul proprio sito web dedicata ai rischi emergenti riconducibili al cambiamento climatico. L'Agenzia mette in evidenza i settori di cui si occuperà maggiormente (dai vettori responsabili delle malattie animali ai contaminanti ambientali come le aflatossine) e annuncia nuovi strumenti per individuare i rischi emergenti.

Già nel 2018, l'EFSA ha varato il progetto CLEFSA (Climate change and Emerging risks for Food Safety) che guarda al cambiamento climatico come motore dei rischi emergenti. Attraverso CLEFSA, l'Agenzia classificherà i rischi climatici in rapporto alla sicurezza di alimenti e mangimi e alla salute di piante e animali, per individuare i rischi emergenti a cui dare priorità d'analisi e di intervento.

I cambiamenti a lungo termine di temperatura, umidità, precipitazioni e frequenza degli eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche agricole, la produzione agricola e la qualità nutritiva delle colture alimentari. La sensibilità dei germi, dei microrganismi potenzialmente tossici e di altri organismi nocivi ai fattori climatici indica che il cambiamento climatico ha il potenziale di influenzare la comparsa e l'intensità di alcune malattie veicolate da alimenti.

Le mutevoli condizioni climatico-ambientali possono favorire l'insediamento di specie esotiche invasive, dannose per la salute delle piante e degli animali. Non da ultimo, il riscaldamento dell'acqua di mare in superficie e l'aumento dell'apporto di nutrienti porta alla proliferazione di alghe tossiche che provocano la contaminazione dei frutti di mare.

Il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare