In vista dei provvedimenti attuativi del D.lvo 135/2022, un atto di indirizzo chiede equilibrio tra le esigenze di tutela ambientale e sanitaria e quelle dei comparti produttivi.
La consigliera regionale del Piemonte Federica Barbero (FdI) ha presentato un atto di indirizzo per impegnare il Governo a prestare "estrema attenzione" alle ricadute economiche e occupazionali per gli operatori del settore, derivanti dall’applicazione delle nuove normative, in particolare dal Decreto Legislativo n. 135/2022, Una attenzione che va applicata, dichiara Barbero, "specie nei casi in cui i rischi sanitari risultino pressoché nulli per l’uomo".
E' infatti necessario trovare un equilibrio tra le esigenze di tutela ambientale e sanitaria e la salvaguardia dei comparti produttivi legittimamente operanti, "evitando di compromettere interi segmenti economici in assenza di concreti rischi per la salute pubblica"- si legge nell'atto diffuso dalla consigliera.
Il decreto 135/2022 prevede la definizione di elenchi di varietà vietate e l’adozione di misure restrittive volte a prevenire la diffusione di specie potenzialmente invasive o portatrici di zoonosi. L'iniziativa della consigliera Barbero si inserisce nell'attuale fase di predisposizione dei decreti attuativi del D.Lgs. 135/2022, che andranno a individuare nel dettaglio i relativi divieti di commercio e detenzione.
"Ritengo essenziale - afferma- contrastare con decisione il traffico illegale di specie e la diffusione di animali potenzialmente pericolosi o invasivi, ma con pari attenzione occorre mitigare gli impatti economici derivanti dall’introduzione di nuovi divieti, tenendo conto delle differenze tra le specie e dei livelli di rischio effettivi".
L'auspicio è che il Governo tenga in considerazione le istanze di tutela della biodiversità, salute pubblica e salvaguardia del comparto della pet economy