Iniziativa parlamentare per un "accesso equo ai farmaci veterinari essenziali". In particolare ai salvavita e a quelli per le patologie croniche dei pet.
C'è "un vuoto normativo in materia di accesso alle cure veterinarie"- secondo il deputato. Fabrizio Benzoni (Azione) che ha presentato un’interrogazione al Ministro della Salute Orazio Schillaci. L'atto fa uno specifico riferimento alle patologie croniche degli animali da compagnia "spesso molto onerose per i proprietari". Sono i costi dei farmaci veterinari il focus dell'interrogazione, "in particolare quelli salvavita per patologie croniche come epilessia o ipotiroidismo". L'intterogante On Benzoni afferma che questi medicinali "risultano significativamente più elevati rispetto agli equivalenti umani, pur contenendo lo stesso principio attivo".
L'On Benzoni suggersisce di valutare l'introduzione di "un nomenclatore tariffario veterinario nazionale, anche prevedendo forme di esenzione, totale o parziale, per farmaci veterinari essenziali destinati al trattamento di patologie croniche invalidanti o potenzialmente letali". L'interrogante spiega che "attualmente non esiste un nomenclatore tariffario sanitario per gli animali da compagnia, né un sistema di esenzioni simile a quello previsto per le persone in caso di malattie croniche o rare, con l'effetto di escludere di fatto una parte della popolazione dall'accesso a cure veterinarie essenziali". ;
Ulteriore proposta per il Ministro della Salute è quella di valutare anche l'adozione di "misure volte a calmierare i prezzi dei farmaci veterinari nei casi in cui esista un equivalente farmaco ad uso umano contenente il medesimo principio attivo".
L'atto parlamentare contestualizza l'iniziativa in un quadro di aumento della popolazione animale nelle case degli italiani, e di un mercato in espansione "a testimonianza di una realtà strutturata e per nulla marginale".