L'Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere sul benessere delle specie da pelliccia: visoni americani, volpi rosse e artiche, cani procioni e cincillà.
Il parere scientifico-
pubblicato oggi- affronta il benessere degli animali allevati per la produzione di pellicce nell'Unione Europea. E' uno studio condotto su commissione dell'Esecutivo di Buxelles finalizzato a identificare gli aspetti di maggior rilievo per il benessere animale delle cinque specie più allevate in Europa e dei rischi prevalenti associati a ciascuna. Gli esperti di EFSA dovevano anche valutare se tali aspetti (
Welfare Consequences WC) possano essere evitati o ridotti significativamente nelle attuali condizioni di allevamento.
La richiesta della Commissione fa seguito all'iniziativa "Fur Free Europe", una petizione che chiede di introdurre in tutta l'Unione il divieto di allevare animali da pelliccia e di vendere i prodotti derivati.
Lo studio- In risposta alla richiesta, l'EFSA ha prodotto una relazione tecnica che descrive la biologia della specie, nonché i sistemi di allevamento e le pratiche agricole utilizzate per tenere gli animali da pelliccia. Lo studio ha identificato i rischi per il benessere animale più rilevanti per ciascuna specie, considerandone la gravità, la durata e la frequenza stimate durante le varie fasi della vita. Gli esperti hanno esaminato la letteratura scientifica in materia per esplorare le modalità possibili per prevenire o ridurre significativamente questi rischi per il benessere animale nell'ambito del sistema attuale, concentrandosi sulle dimensioni e sulle caratteristiche delle gabbie utilizzate nella produzione di pellicce. Il parere si è basato anche su attività di consultazione e visite in loco.
Risultati chiave - Per tutte e cinque le specie, i WC più rilevanti riguardano le dimensioni e le condizioni delle gabbie utilizzate nell'attuale sistema produttivo: le gabbie limitano il movimento degli animali e impediscono loro di cercare cibo e di esplorare. Possono anche portare a una sottostimolazione sensoriale o a una sovrastimolazione (ad esempio, se non è presente un nido o un riparo in cui l'animale possa nascondersi o isolarsi quando necessario).
La maggior parte di questi WC negativi non può essere ridotta in modo significativo nell'attuale sistema di produzione, poiché le dimensioni limitate delle gabbie impediscono anche l'aggiunta di materiali stimolanti (es. per indurre a cercare cibo e ad esplorare). A seconda della specie, è stata anche rilevata la mancanza di un luogo in cui nascondersi e della disponibilità di acqua.
I WC che possono essere significativamente ridotti o evitati sono associati a un'alimentazione e una nutrizione inadeguate. I correttivi possibili- per tutte e cinque le specie considerate- si attuano modificando le modaliltà di somministrazione del cibo, offrendo alimenti masticabili, come ossa per le volpi o fieno per i cincillà, e garantendo un'alimentazione sana ed equilibrata.
Problemi specifici della specie- La scarsa conoscenza disponibile ha limitato la capacità dell'EFSA di suggerire miglioramenti del benessere animale in relazione a nuovi e diversi sistemi di allevamento. Pertanto, il parere si focalizza sui miglioramenti possibili stante le attuali condizioni gestionali.
I
visoni americani detenuti in gruppi di più di due esemplari possono riportare ferite durante i combattimenti. Lo studio EFSA suggerisce di ospitare giovani visoni in coppie di sesso diverso fino al tardo autunno, per poi separare gli animali.
Volpi artiche, volpi rosse e cani procioni spesso soffrono di problemi alle zampe, che possono essere significativamente ridotti attraverso l'allevamento selettivo, la gestione del peso, l'aumento dello spazio e la possibilità di scegliere tra diversi tipi di pavimentazione.
Le
volpi rosse possono soffrire di stress da gruppo quando vengono tenute vicine ai loro vicini di gabbia. Non è noto in letteratura se basti fornire una cassetta-nido o un rifugio per ridurre notevolmente questo problema
I
cani procioni probabilmente subiscono una sovrastimolazione sensoriale nel sistema produttivo attuale. Le soluzioni per ridurre questo problema includono la fornitura di cassette nido durante tutto l'anno, la pulizia regolare del letame e una manipolazione attenta e limitata.
Infine,
i cincillà hanno bisogno di pulirsi il pelo e si stressano quando si sentono minacciati, ad esempio quando un essere umano è nelle vicinanze. Questo fattore può essere ridotto al minimo consentendo loro di fare bagni di sabbia ogni giorno e fornendo loro un riparo in cui nascondersi.
Principali conclusioni- Tra le specie studiate, si possono ottenere miglioramenti limitati del benessere animale con il sistema attuale. Sono tuttavia necessarie ulteriori conoscenze per quantificare l'impatto delle misure proposte per migliorare significativamente il benessere.
Il contesto- Le cinque specie oggetto del parere sono attualmente disciplinate dalla
Direttiva generale sulla protezione degli animali 98/58/CE. Non esiste una legislazione UE specifica sull'allevamento di animali da pelliccia, ad eccezione della
Raccomandazione del Consiglio d'Europa del 1999 (non giuridicamente vincolante) relativa agli animali da pelliccia.
Nel 2023 nell'UE, erano attivi 1.088 allevamenti di visoni, volpi e cani procioni attivi, con circa 7,7 milioni di animali allevati. Fino alla pandemia di COVID-19 e alla chiusura degli allevamenti di visoni da parte dei Paesi Bassi e della Danimarca, l'UE era il principale produttore mondiale di pellicce. La Danimarca era il più grande produttore di visoni al mondo.
In Italia, l'allevamento di animali da pelliccia in Italia è vietato dal 1° gennaio 2022.
Welfare of American mink, red and Arctic foxes, raccoon dog and chinchilla kept for fur productionAnimali da pelliccia, la UE lancia un call for evidence