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COMMISSIONE EUROPEA

EURL, designati i primi sei laboratori di sanità pubblica

EURL, designati i primi sei laboratori di sanità pubblica
La Commissione Europea ha designato i primi sei laboratori europei di riferimento (EURL) per la sanità pubblica. Italia in consorzio per due laboratori.

Con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le difese dell’Unione Europea e di far fronte alle gravi minacce transfrontaliere, la Commissione Europea si dota di sei laboratori europei di riferimento (EURL European Union Reference Lab), con sede in altrettanti Paesi dell'Unione. I nuovi laboratori sono retti da consorzi di centri di ricerca, attivi anche in Paesi diversi da quello ospitante. L'Italia è nel consorzio che sorregge due laboratori, quello dei Patogeni virali (AO Padova) e quello della Legionella (ISS).
I nuovi laboratori - ufficialmente designati dal regolamento 2024/892 -  coprono le seguenti aree:

1. Resistenza antimicrobica (AMR) nei batteri (Danimarca)
Questo laboratorio di riferimento dell’UE fornisce sostegno ai laboratori nazionali e promuove le buone pratiche e la qualità per rafforzare la microbiologia nella sanità pubblica nel campo della resistenza antimicrobica nei batteri, ad eccezione delle questioni riguardanti la resistenza antimicrobica relative alle specie Salmonella e Campylobacter e a Neisseria gonorrhoeae.

2. Patogeni virali trasmessi da vettori (Paesi Bassi)
Fornisce sostegno ai laboratori nazionali di riferimento e promuove le buone pratiche e la qualità per rafforzare la microbiologia nella sanità pubblica nel campo dei patogeni virali veicolati da vettori. Vi rientrano le malattie virali trasmesse da vettori causate da flavivirus (come il virus della dengue, il virus dell’encefalite giapponese, il virus dell’encefalite da zecche, il virus del Nilo occidentale, il virus della febbre gialla o il virus Zika), da alfavirus (come il virus Chikungunya o il virus Sindbis), da bunyavirus (come il virus della febbre emorragica Congo-Crimea, il virus della febbre della Rift Valley o il virus Toscana) e da arbovirus appartenenti ad altre famiglie di virus.
Nel consorzio che supporta il laboratorio rientra l' Azienda Ospedale dell'Università Padova.

3. Patogeni virali emergenti, trasmessi da roditori e zoonotici (Svezia)
Fornisce sostegno ai laboratori nazionali di riferimento e promuove le buone pratiche e la qualità per rafforzare la microbiologia nella sanità pubblica nel campo dei patogeni virali emergenti, zoonotici e veicolati da roditori. In particolare vi rientrano le malattie virali causate da arenavirus, filovirus, hantavirus, henipavirus, lyssavirus, poxvirus e dalla «malattia X» virale.

4. Patogeni batterici ad alto rischio, emergenti e zoonotici (Germania)
Fornisce sostegno ai laboratori nazionali di riferimento e promuove le buone pratiche e la qualità per rafforzare la microbiologia nella sanità pubblica nel campo dei patogeni batterici ad alto rischio, emergenti e zoonotici. Vi rientrano le malattie batteriche ad alto rischio, emergenti e zoonotiche (quali antrace, brucellosi, morva, leptospirosi, borreliosi di Lyme, melioidosi, peste, febbre Q, rickettsiosi e tularemia).

5. Legionella (Francia)
Fornisce sostegno ai laboratori nazionali di riferimento e promuove le buone pratiche e la qualità per rafforzare la microbiologia nella sanità pubblica nel campo della Legionella. Del consorzio che realizza questo laboratorio fa parte anche l'Italia, attraverso l'Istituto Superiore di Sanità.

6. Difterite e pertosse (Finlandia)- Tra i compiti di questo laboratorio figurano i metodi di riferimento, ad esempio a scopi diagnostici, per test di suscettibilità antimicrobica o a scopi di caratterizzazione, nel proprio settore di competenza, ai membri della rete del laboratorio.

I laboratori così individuati riuniranno le competenze scientifiche di tutta l’Unione europea, per migliorare la preparazione, l’individuazione la risposta rapida alle problematiche sanitarie. Gli EURL sosterranno i laboratori nazionali di sanità pubblica garantendo la comparabilità dei dati e il rafforzamento delle capacità  di laboratorio a livello dell’UE. "Ciò include sforzi per allinearsi sulla diagnostica e sui test per la sorveglianza, la notifica e la segnalazione delle malattie"- dichiara la Commissione.

La designazione di questi laboratori ha una durata di 7 anni. I finanziamenti derivano dal Programma EU4Health, attivato dopo la pandemia Covid-19.


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/892
che designa i laboratori di riferimento dell’Unione europea per alcuni settori specifici della sanità pubblica