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D.LVO 26/2014

Sperimentazione animale, proroga della moratoria triennale

Sperimentazione animale, proroga della moratoria triennale
Inserito nel Milleproroghe, il rinvio al 2022 della moratoria sugli xenotrapianti in scadenza al 1 gennaio del 2020.

Slitterannno al 2022 le disposizioni del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26.  che vietano l'utilizzo di animali negli studi sulle sostanze d'abuso e sugli xenotrapianti. Il rinvio è contenuto nella bozza del decreto Milleproroghe. Il divieto avrebbe dovuto scattare dal 1 gennaio 2020.

Si tratta del secondo rinvio delle norme che non autorizzano le procedure ("qualsiasi uso, invasivo o non invasivo, di un animale ai fini sperimentali o ad altri fini scientifici dal risultato noto o ignoto, o ai fini educativi, che possa causare all'animale un livello di dolore, sofferenza, distress danno prolungato equivalente o superiore a quello provocato dall'inserimento di un ago secondo le buone prassi veterinarie) per le ricerche sugli xenotrapianti (trapianto di uno o piu' organi effettuato tra animali di specie diverse) e sulle sostanze d'abuso.
Se approvato, il rinvio riguarderà anche il divieto di riutilizzare un animale, gia' usato in una o piu' procedure, quando la procedura successiva e' classificata come «lieve» o «non risveglio».

La prima proroga, di durata triennale, venne introdotta nel 2017, sulla base dei rilievi formulati dalla Commissione europea sul recepimento nazionale della Direttiva  e tenuto conto dell'assenza di metodi alternativi alla sperimentazione animale. Una ulteriore proroga prolunga il tempo per aggiornare le conoscenze scientifiche sulla disponibilità di metodi alternativi e risponde alle richieste dei ricercatori che fanno notare come i tempi dei progetti di ricerca sono generalmente quinquennali.

Dall'Istituto Mario Negri e da Research4life, Silvio Garattini e Giuliano Grignaschi fanno sapere che in Italia si usano 500.000 animali l'anno per tutta la ricerca, mentre in altri paesi "sono molti di più, in Germania sono 4 milioni, in Inghilterra 5 milioni". "Siamo noi i primi a voler evitare di fare sperimentazioni sugli animali, quando possibile -hanno dichiarato all'Agenzia ANSA- ed è anche costosissimo mantenerli, ma in alcuni la sperimentazione sugli animali è insostituibile ed è grazie a questa che oggi è possibile fare i trapianti d'organo, avere gli antibiotici o le terapie con le staminali".