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ARTICOLO 1: LA RESPONSABILITA’ E’ DEL PROPRIETARIO

Ultimo giro di consultazioni per l'ordinanza «Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressività dei cani». In sette articoli ''molto consistenti'' si sposterà il baricentro delle responsabilità dai cani ai proprietari. Il patentino attesterà che il proprietario ha frequentato uno dei corsi di formazione organizzati da Comuni e Asl.

ALLEVAMENTO GUBERTI, PRECISAZIONI DAL MINISTERO

La Direzione generale di sanità animale ha diffuso una nota di precisazioni sul caso Guberti: qualunque interpretazione non coerente con i fatti oggettivi puntualizzati dal Ministero "è considerata estranea al superamento delle gravi irregolarità riscontrate e può potenzialmente configurarsi come controproducente".

QUOTE LATTE, ZAIA: DOPO 25 ANNI LA VICENDA E’ CHIUSA

Il Ministro delle Politiche Agricole ha presentato il decreto che chiude la vicenda delle quote latte. Zaia: "dal primo aprile non avremo più sovrapproduzione e quindi multe da pagare". Alle 8404 aziende, delle quali 4264 in produzione, è stato proposto di recuperare la multa pagando allo Stato italiano il miliardo e 671 milioni dovuti a rate. Sulla rateizzazione si esprimerà il Commissario UE all'agricoltura.

MALATTIE EQUIDI: GLI ELENCHI SONO COMPLEMENTARI

Alla richiesta di ANMVI e SIVE di avere chiarimenti sulle malattie denunciabili degli equidi, la direzione generale della sanità animale risponde che: "in attesa di esplicite modifiche normative, non può prescindere dal dettato delle disposizioni attualmente vigenti". Gli elenchi potranno essere revisionati, ma, allo stato, sono da intendersi come complementari.

CESARE GALLI CREA AVANTEA E SI AUTOFINANZIA

Il Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione (LTR) di Cesare Galli ha ripreso la sua attività sotto una nuova veste societaria: Avantea continuerà la ricerca autofinanziandosi con servizi agli allevatori e con nuovi servizi rivolti agli animali d?allevamento e da compagnia.

ETICHETTATURA, ULTIMO RICHIAMO DELLA UE

La Commissione europea va avanti e invia all'Italia il secondo e ultimo richiamo ufficiale. Ora, se la direttiva della Commissione Ue non verra' recepita in tempi relativamente brevi, l'Italia rischia di finire sul banco degli imputati alla Corte di giustizia europea.