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MANGIMI OGM, ASSALZOO CRITICA PROPOSTA DEL VENETO

In Veneto, alcuni consiglieri della Lega Nord hanno proposto di escludere dai contributi regionali e dai marchi di qualità tutte le imprese che utilizzano mangimi in cui sono contenute materie prime derivate da piante geneticamente modificate". Secondo Assalzoo, la proposta è un"attacco mortale alla zootecnia regionale". Soia geneticamente modificata "fondamentale per la produzione nazionale di mangimi".

150°, VETERINARI IN FESTA CON REPERIBILITA’

I medici veterinari italiani celebrano la ricorrenza dell'Unità d'Italia, ma la reperibilità è garantita. Festa nazionale anche per i veterinari dipendenti dal SSN. @nmvi Oggi ricorda i veterinari patrioti per l'Unità d'Italia. Il Risorgimento dell'Italia è stato fatto anche da illustri veterinari.

PIETRO FABBRI, UN VETERINARIO PER ANITA E IL GENERALE

1849. Garibaldi scappa dagli Austriaci attraverso l'Emilia Romagna. Pietro Fabbri, veterinario condotto di Sant'Alberto sarà, insieme a un medico, il regista della fuga del Generale verso Ravenna. E sarà lui ad impartire le ultime disposizioni per la sepoltura di Anita.

DA VERONA E PAVIA, DUE VETERINARI FRA I MILLE

Un veronese e un pavese. Nel 1860, due veterinari salpavano da Quarto insieme ai Mille per conquistare all'Italia il Regno delle Due Sicilie. Gerolamo Barbieri e Antonio Giuseppe Corbellini figurano nella "gloriosa schiera" che Garibaldi volle ricordare.

LE SCUOLE DI VETERINARIA E LA LINGUA ITALIANA

Francesco Sabatini, storico della lingua italiana, attribuisce alla letteratura scientifica e alla medicina veterinaria un ruolo nei processi culturali per l'unificazione della civiltà e della lingua italiana. Giovanni Battista Ercolani, veterinario e patriota, ebbe un ruolo considerevole. Come lui Francesco Toggia, il "veterinario di Cavour". Con l'Unità d'Italia le Scuole di veterinaria riconosciute furono ridotte a tre.

IL MAZZINIANO PIARDI ALLO SPIELBERG COME PELLICO

II processo contro gli affiliati alla "Giovine Italia" terminò con la sentenza del 27 febbraio del 1835, che condannava alla pena di morte diciannove persone fra cui Giovanni Battista Piardi, allora studente in veterinaria. Ma fu "graziato" e rinchiuso nel durissimo carcere dello Spielberg, in Moravia. Partecipò ai moti rivoluzionari e divenne veterinario condotto.