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RELAZIONE 2023

OGM in Italia: operatori attenti, controlli efficaci

OGM in Italia: operatori attenti, controlli efficaci
Italia sempre più "ogm free". Scende ancora la percentuale di positività nei campioni alimentari sul territorio nazionale. Nessuna positività all'importazione.

Lo si evince dalla relazione del Ministero della Salute sul Piano dei controlli eseguiti nel 2023. Si può confermare che sul mercato italiano nei prodotti alimentari la presenza di ogm autorizzati negli alimenti continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, inferiori al limite di quantificazione. Vengono inoltre rispettati i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa.

Campioni sul territorio nazionale- Nel 2023, sono stati prelevati e analizzati 754 campioni alimentari, di cui 635 sul territorio nazionale. Sul territorio sono stati campionati prodotti trasformati e materie prime/intermedi di lavorazione principalmente a base di mais, di soia e di riso. Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Veneto, hanno posto una maggior attenzione al circuito biologico rispetto alle altre Regioni, effettuando un maggior numero di campioni di prodotti bio.
La percentuale di quelli positivi è stata del 2,7%, di poco inferiore all’anno precedente. "Ciò conferma - si legge nella relazione- che gli operatori del settore alimentare pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, e che i controlli ufficiali sono efficaci.

Criticità operative- Nel corso del 2023 la maggior parte delle Regioni, tranne 8, hanno avuto ancora difficoltà a ripartire i campioni tra le materie prime/intermedi di lavorazione e i prodotti finiti, prediligendo questi ultimi per i controlli nonostante le indicazioni fornite dal Piano nazionale. Come già più volte rappresentato rivolgere le attività di campionamento verso materie prime o semilavorati consente un campionamento più rappresentativo che porta ad un controllo più efficace. Inoltre questo aspetto è di particolare importanza visto che è uno dei criteri di qualità QUALITA’ considerati nella valutazione dei flussi  informativi di sicurezza alimentare e veterinaria ai fini della certificazione LEA.

PCF- Prime autorità sanitarie di frontiera- L’attività all’importazione, condotta dai PCF, rispetto all’anno precedente, ha evidenziato un lieve aumento nei controlli condotti effettuando 119 campionamenti, per i quali non si sono avute non conformità, rispetto ai 113 dell’anno 2022. Al riguardo, la relazione del Minsitero della Saltue  ribadisce l’importanza degli uffici di frontiera rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi. Pertanto, il loro contributo è fondamentale per la realizzazione di quanto programmato, anche in relazione al ruolo primario che rivestono nella catena dei controlli ufficiali che deve essere garantito anche dal loro costante impegno nelle attività di controllo. Pertanto l’attività di controllo frontaliera dei PCF, pur risultando in assoluto migliorata, deve essere condotta da tutti i PCF indicati nel Piano non soltanto sulle partite di prodotti a base di riso provenienti dalla Cina ma anche su altre matrici di interesse per la ricerca di OGM in arrivo da Paesi terzi.

Azioni future- Per il continuo miglioramento del sistema dei controlli ufficiali, il Ministero della Salute ritiene debba essere mantenuto costante impegno sui controlli all’importazione da parte di tutti i PCF. Inoltre si dovrà incrementare i controlli sulle materie prime e gli intermedi di lavorazione utilizzati dalle industrie alimentari limitando quelli sui prodotti finiti, considerato
anche che questo è un criterio fissato per la valutazione dei flussi informativi veterinari e alimentari.

Relazione piano OGM - dati 2023