LEA in Calabria, CIMO scrive al Commissario Longo

Adempiere ai LEA mediante la valorizzazione organizzativa e operativa dei Servizi Veterinari della Calabria. Lo chiede la CIMO in una lettera al nuovo Commissario ad acta.


Il Coordinatore Regionale dei Medici Veterinari di CIMO Calabria, Roberto Macrì, ha firmato una lettera per il neo Commissario ad acta alla sanità regionale, Guido Longo: "I problemi che affliggono la sanità calabrese sono innumerevoli e annosi -scrive Macrì-  ma siamo fiduciosi che al Suo impegno istituzionale conseguiranno risultati tangibili".

"Una valorizzazione organizzativa e operativa dei Servizi Veterinari Regionali, unita ad una virtuosa gestione delle risorse umane veterinarie delle ASP"- scrive il Coordinatore Macrì- permetterebbe alla nostra regione di adempiere finalmente ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e di accreditare per Tubercolosi (TBC) e Brucellosi (BRC) la Calabria. Tale organizzazione- prosegue-  permetterebbe altresì alla nostra Regione di operare coordinandosi e cooperando con il Ministero della Salute quale Autorità centrale competente ed al contempo di essere un Autorevole riferimento per i Servizi Veterinari delle ASP".

"Non va invece in questa direzione il decreto della Regione Calabria n.138 del 29 Ottobre 2020- prosegue la lettera-  del quale abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la revoca". Il decreto, "nega il ruolo insostituibile che i Medici Veterinari del SSN e i Medici Veterinari Liberi Professionisti rivestono per i cittadini/consumatori calabresinella tutela da zoonosi e da tossinfezioni alimentari".

"Non è certamente da sottovalutare il difficile contesto nel quale, in alcuni casi, esercitiamo le attività sanitarie e di vigilanza" - conclude la nota del sindacato, auspicando che il neo Commissario Longo sia accompagnato dalla "collaborazione del tessuto professionale e civile" della Regione e assicurando quella dei "Medici Veterinari calabresi animati da spirito di servizio ed etica deontologica".

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