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COVIP, MANCUSO: I MINISTRI SANNO COSA SCRIVONO?

COVIP, MANCUSO: I MINISTRI SANNO COSA SCRIVONO?
Il Presidente dell'ENPAV, On Gianni Mancuso, ha presentato due interrogazioni parlamentari indirizzate ai Ministri Sacconi e Tremonti. Chieste spiegazioni sul controllo affidato alla COVIP, l'organismo preposto fino ad oggi al controllo dei fondi pensione. L'assoggettamento al Codice degli appalti non ha risvolti sui bilanci dello Stato. Mancuso: "I Ministri si rendono conto degli effetti di ciò che scrivono?"
"Le ultime manovre finanziarie impongono alle Casse misure applicabili unicamente all'apparato pubblico, includendo, ancora una volta, gli Enti previdenziali dei professionisti tra gli Enti statali nonostante la loro natura giuridica privata". E' molto amareggiato l'On Gianni Mancuso(PDL), Presidente dell'ENPAV, la Cassa di previdenza dei medici veterinari.

Mancuso ha presentato due interrogazioni parlamentari indirizzate ai Ministri Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti, chiedendo spiegazioni relativamente al passaggio del controllo sulle Casse alla COVIP, organismo preposto fino ad oggi al controllo dei fondi pensione e all'assoggettamento degli Enti di previdenza dei professionisti al Codice sugli appalti e, di conseguenza, alle norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari.

"Mi chiedo se i Ministri competenti, nell'estendere i testi delle manovre, si rendono conto degli effetti prospettici di ciò che scrivono o se, nell'insieme della manovra, non riescono a percepirli.

La COVIP non ha oggi le competenze adatte a operare un serio controllo sulle nostre gestioni, che hanno caratteristiche e composizioni completamente diverse dei fondi pensione. Inoltre risultano totalmente carenti gli strumenti di controllo sui patrimoni immobiliari, di cui le Casse sono dotate.
Dover sottostare alle norme sulla tracciabilità dei flussi, poi, con tutti gli oneri operativi che ne derivano, sta provocando nelle nostre amministrazioni dei ritardi nei pagamenti in uscita, oltre a non sapere come gestire i contratti già in corso d'opera.

Mi trovo in reale imbarazzo, come deputato della maggioranza, considerando che, oltretutto, eventuali misure imposte alle Casse, essendo esse private, non porteranno alcun vantaggio alle casse statali".