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FARMACI VETERINARI

Dieci principi per un nuovo quadro giuridico

Dieci principi per un nuovo quadro giuridico

Entro il 2022, il nuovo Regolamento europeo cambierà le regole dei farmaci veterinari. 

L’ANMVI ha partecipato questa mattina alla riunione convocata in Viale Ribotta dalla DGSAF sull’aggiornamento del decreto 193/2006 al nuovo Reg, 2019/6 sui medicinali veterinari. Per l’Associazione è intervenuto il Presidente Marco Melosi, insieme al Collega Daniele Gallo che ha portato le istanze di SIVAR. 

Alla luce delle ricadute sulla pratica professionale, l’ANMVI ritiene necessario che- sfruttando al massimo gli spazi normativi offerti dal Regolamento 2019/6- il Ministero della Salute utilizzi ogni ambito di intervento sia europeo (futuri atti delegati ed esecutivi della UE) sia nazionale (aggiornamento del Decreto Legislativo 193/2006) per approdare ad un nuovo quadro giuridico del seguente tenore:

  1. ​compensativo degli impegni assunti via Rev (ricetta elettronica veterinaria) dai medici veterinari 
  2. ​progressivamente semplificatore e senza ulteriori adempimenti aggiuntivi
  3. ​tutelante la titolarità prescrittiva e terapeutica del medico veterinario, “cessione” compresa
  4. ​chiarificatore del ricorso alla "cascata". 
  5. ​rispettoso delle esigenze terapeutiche e di benessere degli animali
  6. ​aggiornato alle sopravvenute, imponenti, valenze sociali e giuridiche degli animali da compagnia;
  7. ​facilitante l'approvvigionamento, in ambito unionale e le attività di farmacovigilanza;
  8. ​coerente con gli obiettivi europei di sviluppo dell'industria e del mercato dei medicinali veterinari;
  9. ​in grado di rispondere alle incessanti sollecitazioni dell'opinione pubblica in fatto di  contenimento della spesa, misure anti-spreco e di tutela ambientale; 
  10. ​semplificato, chiaro e univoco per tutti i soggetti tenuti alla sua applicazione.

Per ciascuno dei punti elencati, l’ANMVI è pronta ad approfondimenti e auspica la creazione di tavoli di lavoro tematici che vedano coinvolti i liberi professionisti, primi attori del nuovo corso legislativo. 

Per quanto riguarda la partecipaziome dell’Italia agli atti di competenza della UE (legislazione secondaria)  l'ANMVI si riconosce nelle istanze contenute nei position paper della FVE) (Federazione dei Veterinari Europei).

L'ANMVI segnala in particolare le preoccupazioni espresse della FVE per una legislazione secondaria eccessivamente restrittiva per quanto riguarda l'uso di antimicrobici in medicina veterinaria. 

In sintesi ANMVI condivide l'esigenza di:

- tenere in equilibrio le politiche di riduzione dei consumi di antimicrobici veterinari con l'effettiva  disponibilità di valide alternative al loro impiego;

- prediligere politiche di riduzione piuttosto che di divieto, avendo sempre cura di sostenere ogni decisione con le più aggiornate evidenze scientifiche e tenendo presente che servono ulteriori ricerche sia per dimostrare il passaggio delle resistenze antimicrobiche dagli alimenti ai consumatori così come il ruolo degli animali da compagnia nello sviluppo delle medesime resistenze;

- non limitare le politiche di contrasto all'AMR (AntiMicrobial Resistance) al settore veterinario, ma responsabilizzare tutte le professioni sanitarie, evitando comodi pregiudizi anti-veterinari. 

Tutti i position paper, direttamente sottoposti dalla FVE alle istituzioni europee, sono a disposizione delle autorità nazionali coinvolte nella legislazione secondaria.