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ANTIBIOTICI IN ALLEVAMENTO

DDDVet e DCDVet: guida EMA sulla raccolta dei consumi per specie

DDDVet e DCDVet: guida EMA sulla raccolta dei consumi per specie
ESVAC ha adottato le Linee guida dell'EMA su come produrre dati nazionali, suddivisi per specie animali, sul consumo di antibiotici,
Il documento è stato formalmente adottato dalla piattaforma ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption ESVAC) il 6 febbraio scorso ed è ora pubblicato on line dalla stessa ESVAC.  Accanto alla Linea Guida, l'Agenzia Europea dei Medicinali ha reso disponibile un documento che- sotto forma di domande e risposte - ne chiarisce il senso e gli obiettivi.

L'approccio di fondo, che vuole essere "pragmatico", è dettato dalla considerazione che differenti sistemi nazionali di raccolta, pur avendo per oggetto informazioni analoghe, possono condurre ad esiti divergenti e non comparabili. I sistemi nazionali possono differenziarsi sotto molti aspetti: per consistenza delle popolazioni animali, modalità prescrittive e anche soggetti coinvolti nella somministrazione. Pertanto nella Linea Guida EMA e ESVAC mettono l'accento non tanto sull'uniformità dei singoli metodi di raccolta quanto su uno standard di presentazione dei dati di consumo.

Quanto agli indicatori  EMA punta a riferire l'uso di antimicrobici per specie, utilizzando gli indicatori Defined Daily Doses (DDDvet) e Defined Course Doses for animals (DCDvet) nei suini, bovini e pollame. DDDvet è la dose media presunta giornaliera per kg di animale/specie. Il valore del DDDvet esprime il numero di dosi giornaliere definite utilizzate per kg di animale in una data specie animale all'interno di un Paese in un anno.
DCDvet è la dose media presunta per kg di animale/specie per ciclo di trattamento. Il valore del DCDvet esprime il numero di dosi (ciclo completo del trattamento) utilizzate per kg di animale in una data specie animale all'interno di un Paese in un anno.

DDDvet e DCDvet sono unità tecniche di misurazione dell'uso antimicrobico che possono differire, avverte EMA, sono "indicatori", non pensati per riflettere esattamente le pratiche in un dato Paese, in una data specie e in quel dato anno. Di conseguenza, EMA invita a fare comparazioni "con cautela"  o addirittura ad evitarle, quando potrebbero  portare ad interpretazioni errate dei risultati o ad un uso improprio dei dati.

La Linea Guida è stata oggetto di una consultazione pubblica della quale EMA cura e pubblica una sintesi.

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