L'Intelligence USA e la Equine Drug Unit del Canada hano sventato un vasto traffico di farmaci dopanti per cavalli da corsa. Coinvolte decine di operatori, tra cui anche Veterinari.
Un clamoroso caso di doping e di antidoping scuote l'ippica d'Oltreoceano. Il caso, reso noto da fonti Masaf, è descritto sul sito della "Grande Ippica Italiana" e parte da un allenatore e da un Veterinario, al centro di una rete di distribuzione sistematica di farmaci dopanti (PED) destinati a cavalli da corsa. Il caso ribadisce la portata internazionale del contrasto al doping animale e pone l’accento sul ruolo cruciale di Veterinari e professionisti nel proteggere la salute degli equini da pratiche lesive e scorrette.
La sanzione, 40mila dollari canadesi e sospensione per 10 anni, in capo all'artefice del traffico, un allenatore di cavalli, è l'epilogo di una indagine della Equine Drug Unit dell’AGCO (Alcohol and Gaming Commission of Ontario), avviata a seguito di una maxi-operazione dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) negli Stati Uniti. L’operazione ha portato all’incriminazione di 27 persone – tra cui veterinari, allenatori e operatori del settore.
Secondo gli investigatori, l'allenatore avrebbe acquistato e utilizzato sostanze proibite, inclusa una forma sintetica di eritropoietina (EPO), da un Veterinario statunitense coinvolto nella produzione e vendita di PED progettati per sfuggire ai controlli antidoping. L’uso di tali sostanze costituisce una grave violazione del regolamento delle corse dell’AGCO, che vieta il possesso e l’uso di farmaci non terapeutici per garantire il benessere animale e l’integrità dello sport. La nostra Commissione non tollererà il doping nel settore ippico dell’Ontario”, ha dichiarato Karin Schnarr, Registrar e CEO dell’AGCO. “Questo caso rafforza il nostro impegno per uno sport equo e per la tutela dei cavalli.”
Il provvedimento dell’AGCO ha effetto anche negli Stati Uniti, dove la United States Trotting Association (USTA) ha confermato l’applicazione della sospensione. Resta la possibilità di presentare ricorso all’Horse Racing Appeal Panel (HRAP), l’organo giurisdizionale indipendente che valuta le impugnazioni delle decisioni regolatorie. (fonte)