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LA TESTIMONIANZA

Alluvione, "I cavalli sanno nuotare, il problema erano i cani"

Alluvione, "I cavalli sanno nuotare, il problema erano i cani"
A Russi, in provincia di Ravenna, una coppia di veterinari salva gli animali dall'alluvione, trasportando cavalli e asini in un luogo sicuro e asciutto, lontano dal fiume in piena.

Matteo Galliani, veterinario: "È la prima volta che utilizziamo tutti i nostri mezzi e anche di più, ambulanze, camioncini, auto, volontari, centri di recupero"."I cavalli non devono essere tenuti nei box durante il pieno dell'acqua o all'interno di capanne, perché sono bloccati lì e non possono uscire.
I cavalli sanno nuotare, gli asini sanno nuotare e possono trovare un modo per salvarsi. Meglio lasciarli in uno spazio aperto, invece di tenerli legati all'interno".

Roberto Filippi è andato a vedere subito come stavano i suoi animali: "Nella capannina ai cavalli l'acqua arrivava al ginocchio, ma i cavalli è stato il meno, il problema sono stati i cani, li abbiamo asciugati, li abbiamo messi in una cariola con della paglia, ma era tutto allagato, dappertutto, quando abbiamo aperto la casa, la situazione era tristissima".

Con le forti piogge che hanno inondato gran parte dell'Emilia Romagna Coldiretti stima che più di 5.000 aziende agricole sono finite sott'acqua, con animali annegati e decine di migliaia di ettari di vigneti, alberi da frutto, ortaggi e cereali allagati. (askanews) (video)

"Ci hanno portato di tutto"- Nella Bassa Romagna da ieri c’è chi lavora ininterrottamente per mettere in sicurezza persone e chi invece trasporta asini, cavalli, galline e persino tartarughe. Sono 48 ore che i veterinari della Clinica veterinaria di Russi, girano tra le campagne chiamati da privati o rispondendo ad appelli lanciati sui social. “Qui non ci sono solo fattorie e allevamenti- spiegano la veterinaria Matilde Bandini e il responsabile della clinica, Matteo Galliani– tanti privati hanno il loro ‘cavallo da cortile'”. Sono decine gli animali recuperati, ormai non riescono a tenerne più il conto. “Ci hanno portato di tutto – vanno avanti- dalle tartarughe ai conigli, gli animali da cortile e ora stiamo recuperando asini a Roncalceci, prima siamo stati a Cotignola, ieri siamo stati impegnati a Porto Fuori e nella zone di Ravenna evacuate”.

I mezzi della clinica veterinaria- La clinica di Russi è attrezzata con Jeep a rimorchio che traina l’ambulanza per cavalli e grandi animali- una delle poche strutture in zona ad averla- e arriva dove riesce. Purtroppo non ovunque, “alcune zone, dove l’acqua è troppo alta, sono irraggiungibili”. Per esempio, le Jeep non arrivano alla fattoria “Le Chiocce romagnole” di Russi che dalle prime ore di oggi lancia dai social appelli disperati per salvare tre asini e due pecore, dopo averne persa già una. E gli stessi allevatori lamentano di trovarsi in stato di ipotermia e con i cellulari scarichi e senza corrente. Solo volontari attrezzati di gommone possono arrivarci: al loro recupero sono impegnati i volontari Cras. (fonte)

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