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ALLA CAMERA

Intensivi e biologici? La risposta del Ministro Lollobrigida

Intensivi e biologici? La risposta del Ministro Lollobrigida
Il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha risposto alla Camera dei Deputati sulle produzioni avicole biologiche dopo l'inchiesta di Report.

"Chiedo al Ministro se intenda verificare, assieme all'ente certificatore del biologico, se effettivamente siano biologici i polli che sono allevati in questo modo".L'On Luana Zanella (Verdi-Sinistra) ha presentato una interrogazione, suscitata dalla recente inchiesta televisiva di Report sull'allevamento biologico di polli in Italia. "Terribili immagini"- dichiara l'interrogante- con "violazioni e maltrattamenti, come l'errato uso del cosiddetto abbattimento di emergenza e della torsione cervicale, impropriamente operata, come mostrato dalle immagini, da personale non veterinario e non formato".
Dall'inchiesta televisiva emerge che in alcuni impianti nelle regioni Marche ed Emilia-Romagna si compirebbero violazioni delle normative, nazionali ed europee, in materia di tutela della protezione dei polli allevati per la produzione di carne.

La richiesta dell'interrogante per il Ministro dell'Agricoltura è quindi di sospendere i finanziamenti pubblici a queste aziende avicole e di una moratoria che impedisca l'ulteriore aumento di allevamenti intensivi nelle aree con maggiore densità zootecnica del Paese, dove si registrano costanti superamenti dei limiti di concentrazione di polveri sottili.

Il Ministro Francesco Lollobrigida ha risposto che "gli organismi di controllo operano quotidianamente per accertare che le aziende mantengano il livello di qualità dei prodotti richiesto per l'attribuzione della certificazione di prodotto biologico". Ad oggi, sono stati autorizzati 19 organismi di controllo nazionali e 2 per la provincia di Bolzano.  A proposito degli allevamenti oggetto dell'inchiesta di Report, Lollobrigida ha dichiarato che "ci sono sentenze della giustizia amministrativa che hanno dato precise indicazioni alle autorità  in merito alla procedura autorizzativa; "quindi, - afferma - per quanto di nostra competenza, vigileremo affinché venga ottemperata in ogni ambito".

L'apertura di nuovi allevamenti è subordinata a verifiche amministrative particolarmente rigorose, in cui è vagliato il potenziale impatto ambientale del nuovo allevamento, anche in relazione agli elementi inquinanti prodotti e rilasciati nell'ambiente. "Mi impegno a seguire con attenzione la problematica da lei segnalata- ha concluso-  convinto che occorra lavorare con cautela, al fine di contemperare le esigenze del settore con la salvaguardia dell'ambiente e un'equità sociale che è garantita anche dalle produzioni nazionali".