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DICHIARAZIONI

Nuovi casi di PSA a Roma, Ferrari "rivedere la zona infetta"

Nuovi casi di PSA a Roma, Ferrari "rivedere la zona infetta"
Rilevate nuove carcasse a Roma Nord, sono in corso gli accertamenti. Angelo Ferrari: Il quadro epidemico è ancora in piena evoluzione, per questo non sono ancora stati adottati nuovi provvedimenti.


"Siamo in attesa delle analisi su altri due cinghiali morti". La dichiarazione dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, riferisce di nuovi casi di Peste Suina Africana nel territorio di Roma Nord, e prosegue "abbiamo la necessità di interventi rapidi e risolutivi. Finora l'unica ordinanza è quella regionale. Auspico che nelle prossime ore il Commissario nazionale all’emergenza della peste suina assuma provvedimenti idonei, rapidi e risolutivi". 

In merito ai nuovi casi, il Commissario Straordinario alla PSA, Angelo Ferrari, ha comunicato che la campagna di ricerca nel territorio di Roma Nord sta proseguendo e aggiunge "presumo che troveremo altri campioni infetti". Ad oggi l'area dei parchi dell'Insugherata, Veio, Bracciano Martignano è ritenuta endemica dalle autorità. "Il quadro epidemico è ancora in piena evoluzione, per questo non sono ancora stati adottati nuovi provvedimenti". Il Commissario ha inoltre riferito che ci sarà un'ordinanza di appoggio e di puntualizzazione, ma non sarà questa l'ordinanza di abbattimento. "Mi sono preso 24 ore per analizzare la situazione e verificare gli aspetti epidemiologici.

Il depopolamento, la linea condivisa -
La linea condivisa dalle istituzioni per limitare la diffusione del contagio è quella del depopolamento. Il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa  su twitter conferma la sua posizione a favore del contenimento della fauna selvatica a tutela degli agricoltori e allevatori. Per Costa è "fondamentale ridurre l'eccessiva presenza di cinghiali sul territorio. Necessario valutare il prolungamento dell'attività venatoria per ridurne sensibilmente il numero". L'assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D'Amato condivide la linea del Sottosegretario "attualmente il numero di capi è al di fuori dell'equilibrio normale”.

Ordinanza in vigore
Le misure di controllo per limitare la diffusione della PSA sono quelle diffuse dall'ordinanza firmata da Nicola Zingaretti, presidente della Regione, il 7 maggio. 
Gli obblighi in vigore nella zona infetta comprendono: la sorveglianza passiva rafforzata da parte degli Enti di gestione dei Parchi e dei Servizi veterinari; il campionamento carcasse e cinghiali moribondi a cura dei Servizi veterinari; lo smaltimento delle carcasse da parte dell' ASL e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale secondo procedure di massima biosicurezza; l'installazione di segnaletica specifica per delimitare le zone coinvolte dai casi di PSA; il divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo ai cinghiali; il divieto di organizzare eventi e divieto di assembramento, ivi inclusi i pic-nic, all’aperto nelle aree agricole e naturali; la raccomandazione di disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali; la recinzione dei cassonetti dei rifiuti per inibirne l’accesso da parte dei cinghiali; il censimento delle aziende commerciali e familiari che detengono suini e aggiornamento della Banca Dati Nazionale; la verifica della presenza di suini detenuti a scopo non commerciale (pet pigs); il controllo virologico di tutti i suini morti e dei casi sospetti.

La regione Lazio ha attivato un numero verde gratuito della Protezione Civile Regionale per la segnalazione di carcasse rinvenute o cinghiali moribondi: 803.555, attivo H24.