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ORDINANZA REGIONALE

PSA a Roma: prime misure, zona infetta provvisoria

PSA a Roma: prime misure, zona infetta provvisoria
Una ‘zona rossa’ di 5mila ettari a nord della Capitale per cercare di frenare il diffondersi della pesta suina. E’ questo uno dei principali provvedimenti presi con l’ordinanza della Regione Lazio.

La “zona infetta provvisoria”, con misure stringenti, e la “zona di attenzione” sono altri indici di un impegno d’assistenza sanitaria e veterinaria. Le disposizioni sono rivolte agli enti di gestione delle aree protette, ai servizi veterinari, alle Aziende sanitarie locali, all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, al Comune di Roma Capitale e alla Città Metropolitana, oltre che ai privati cittadini.

Il provvedimento firmato dal presidente Nicola Zingaretti reca le prime misure di regolamentazione per il contenimento della peste suina Africana sul territorio. In particolare, nella “zona infetta provvisoria” si provvederà ad una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, al campionamento e analisi di eventuali animali moribondi e carcasse ritrovate e al loro smaltimento in sicurezza. La zona sarà limitata e indicata da cartelli. Inoltre, il provvedimento prevede, all’interno della zona, il divieto di organizzare eventi e di assembramento, inclusi i pic-nic, all’aperto nelle aree agricole e naturali. L’ordinanza raccomanda anche la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali.

"Non avere rifiuti in strada è fondamentale in questa circostanza", spiega l'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato. Compito di Roma Capitale sarà "installare la segnaletica in ingresso alle zone coinvolte", indicando tutti i divieti e le raccomandazioni previste, tra cui quella di "disinfezione delle scarpe all'uscita delle aree agricole e naturali. Gli enti di gestione delle aree protette, in coordinamento coi servizi veterinari territorialmente competenti", avranno poi il compiti "di implementare una sorveglianza passiva rafforzata".

L’ordinanza – si ricorda – è stata varata dopo un caso di peste suina africana scoperto nel parco dell’Insugherata a Roma.

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