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CONSIGLIO AGRIFISH

Vaccino Aviaria, norme UE entro il secondo semestre

Vaccino Aviaria, norme UE entro il secondo semestre
Su richiesta del Commissario UE all'Agricoltura, l'EFSA aggiornerà il parere sulla vaccinazione contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità. Sostegno agli Stati Membri nelle strategie vaccinali.


"L'Unione Europea sta sviluppando norme specifiche per il vaccino contro l'influenza aviaria ad alta patogenicità, speriamo di adottarle nel secondo semestre di quest'anno". L'ha dichiarato ieri il Commissario all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, durante il Consiglio Agrifish.  Il Commissario ha sottolineato l'importanza del tema per l'Unione Europea, annunciando il coinvolgimento dell'EFSA: "Chiederemo all'autorità europea per la sicurezza alimentare di aggiornare la base scientifica relativa al vaccino contro questa malattia"- ha dichiarato.

Non appena saranno definite norme specifiche sull'utilizzo del vaccino "sosterremo gli Stati membri all'attuazione di specifiche strategie vaccinali"- ha assicurato Wojciechowski-  e incoraggeremo i paesi terzi ad adottare il vaccino per prevenire e controllare la malattia, nel rispetto di quanto prevede l'Organizzazione mondiale per la sanità animale (OIE). Ora sappiamo di più sul virus e abbiamo gli strumenti per contrastarla. La Commissione - ha affermato- continuerà a collaborare con i paesi e gli allevatori per affrontare questa malattia."

Il Commissario europeo è intervenuto dopo che il Ministro dell'agricoltura francese Julien Denormandie ha esposto la posizione della Francia sull'influenza aviaria: "Negli ultimi anni l'UE continua a subire casi gravi di influenze aviaria, con conseguenze umane, mi riferisco agli allevatori, ma anche con gravi conseguenze economiche e sociali per questo è importante alimentare i nostri sforzi per fermarla"- ha affermato. Per il ministro francese la vaccinazione può contribuire a ridurre in maniera significativa gli abbattimenti, come intervento complementare alla prevenzione e alla biosicurezza.

Wojciechowski ha confermato l'aggravamento del quadro epidemiologico degli ultimi anni. "Dal 2020 le stagioni epidemiche sono diventate più lunghe e le aree colpite sono più ampie, è aumentato inoltre il numero di uccelli selvatici colpiti. Il cambiamento climatico in questa sfida gioca un ruolo importante e per l'Europa in futuro dovremo fare fronte a nuove sfide causate delle nuove vie di migrazione e dall'aumento dei periodi in cui il virus si manifesta".

Sono a rischio gli allevamenti avicoli di molte aree dell'Europa, ha detto il Commissario, sottolineando che l'Unione Europea  li sostiene con un sistema finanziario. Ma "serve fare ancora di più soprattutto sul fronte della prevenzione, con misure di biosicurezza, e altre misure come il vaccino per mitigare gli effetti del virus".

(fonte video)