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DOCUMENTO ANIV

SARS CoV-2 e animali: orientarsi anche fra gli studi scientifici

SARS CoV-2 e animali: orientarsi anche fra gli studi scientifici
Dal Professor Nicola Decaro, un documento di orientamento: è già successo che "ipotesi scientifiche affascinanti", si rivelassero delle "bufale". 


"Per quelle che sono le attuali evidenze scientifiche, la circostanza che alcuni animali possano infettarsi con SARS-CoV-2 non significa che svolgano un ruolo attivo nella trasmissione dell’infezione all’uomo. Al contrario, gli elementi raccolti finora fanno ritenere che essi, pur avendo diversi gradi di recettività in base alla specie di appartenenza, possano essere contagiati prevalentemente a seguito di contatti stretti con uomini infetti da SARS-CoV-2, rappresentando le vittime (spesso asintomatiche) di un contagio da parte dell’uomo e non gli untori dell’infezione. Ciononostante, nel rapporto con gli animali domestici è sempre bene applicare le più comuni norme igieniche, come lavarsi le mani dopo averli accarezzati ed evitare di baciarli e condividere il cibo con essi".

Lo si legge nel documento SARS-CoV-2 ed animali: il punto di vista dell’Associazione Nazionale Infettivologi Veterinari è stato elaborato dall’Associazione Nazionale Infettivologi Veterinari (ANIV) presieduta dal professor Nicola Decaro del Dipartimento Veterinario dell'Università di Bari. "Questo documento - spiega Decaro- cerca di fare un po’ di chiarezza in relazione alle tante fake news che affollano il web e, a volte, anche le riviste scientifiche" . La pandemia causata dal nuovo coronavirus umano SARS-CoV-2 sta infatti generando "un allarmismo ingiustificato" nei proprietari di animali a causa della segnalazione di alcuni casi di infezione nel cane e nel gatto.

Il documento una disamina ragionata degli studi attualmente disponibili, fra "ipotesi affascinanti, che potrebbero rivelarsi delle "bufale" e studi che per quanto "molto interessanti hanno bisogno di essere confermati da evidenze scientifiche più robuste".

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