• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31025
ANTIBIOTICI IN ALLEVAMENTO

Disinformazione nella giornata europea contro l'AMR

Disinformazione nella giornata europea contro l'AMR
Ancora una volta, la Veterinaria è costretta a correggere la stampa nazionale sull'uso degli antibiotici in allevamento.

Non una testata qualsiasi, ma il Corriere della Sera e proprio oggi, nella giornata europea dell'antibiotico-resistenza. L'edizione on line della testata milanese aggiorna una pagina dedicata agli antibiotici, a firma di Adriana Bazzi, ripetendo gli errori pubblicati nell'edizione cartacea di domenica.

Percentuali sommarie- Ancora una volta, si quantificano sommariamente le responsabilità dei decessi per inefficacia da farmaco-resistenza. E gli allevamenti sono i più additati:  "nel 70 per cento dei casi gli antibiotici vengono utilizzati negli allevamenti di bovini o di polli, ma anche di pesci"- scrive l'articolista aggiungendo che "per combattere infezioni, ma anche a scopo auxologico, vale a dire per favorire la crescita degli animali stessi".

Il dato percentuale ad effetto sull'uso di antibiotici negli allevamenti è stato più volte- e pubblicamente-  relativizzato dai Veterinari italiani in relazione alla consistenza demografica delle popolazioni animali nazionali e ai consumi nell'uomo. L'ultima volta è accaduto in Commissione Affari Sociali alla Camera, dove è stata contestualizzata la portata dei dati ESVAC, anche a beneficio del dibattito parlamentare.

Uso auxinico: non si fa più dal 2006- Ma soprattutto, non corrisponde a verità che negli allevamenti italiani si faccia uso di antibiotici "a scopo auxologico". In Italia l'uso di antibiotici come promotori della crescita è vietato dal 2006, come in tutta Europa (Regolamento UE 1831/2003). Al contrario, l'Italia è fra i Paesi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE)  che ne incoraggiano la "dismissione immediata" nei Paesi Terzi dove è ancora consentita.

Veterinaria impegnata nella formazione one health- E' del Ministero della Salute il dato che il 75% delle infezioni si contrae nell'ambito dell'assistenza ospedaliera. Ciò non toglie che ci siano spazi di miglioramento "one health" attraverso un uso prudente e azioni di formazione delle professionalità sanitarie, a cui la Veterinaria italiana non si sottrae, come dimostrerà domani partecipando alle attività di formazione sulla lotta all'antibiotico-resistenza al Ministero della Salute.

Al Corsera, l'Ufficio Stampa ANMVI ha inviato una richiesta di rettifica.